«Questi entrano gratis»: così gli ultras governano gli ingressi a San Siro

Pugni e schiaffi agli steward che hanno provato a fare rispettare le regole. Così gli ultras impongono la loro legge sugli ingressi del Meazza.

San Siro
(Foto: Francesco Scaccianoce/Getty Images)

È l’11 aprile del 2024, Milan e Roma sono pronte a scendere in campo. Uno steward che lavora ai tornelli di San Siro blocca due tifosi che cercano di passare insieme con un solo biglietto. Ma l’addetto ferma le persone sbagliate: pochi minuti dopo viene preso a schiaffi e pugni. Viene circondato, assieme ai suoi colleghi intervenuti per difenderlo, da oltre una dozzina di ultras, che poi si scagliano anche sulla polizia.

Tra loro, volti noti della Curva, da lunedì in carcere. E il rapper Emis Killa, perquisito l’altro ieri. Quello che sembra solo un brutto episodio, secondo i pm Sara Ombra e Paolo Storari, titolari dell’inchiesta che ha azzerato i vertici delle curve milanesi, è in realtà la conferma di due convinzioni: la «pericolosità del tifo organizzato del Milan» e il fatto che «lo stadio di San Siro è fuori controllo».

Basta leggere il racconto dello steward aggredito per rendersi conto del perché: «Ho visto due persone entrare insieme nel tornello numero 11, ho bloccato il secondo ragazzo, cercando di accompagnarlo verso l’uscita, (ma) sono stato bloccato da una persona alle mie spalle. Mi ha afferrato dal braccio sinistro strattonandomi con violenza ed è riuscito a farmi perdere la presa del ragazzo privo di biglietto che avevo bloccato, permettendogli di entrare», le sue parole riportate da La Repubblica.

In soccorso dell’addetto intervengono i colleghi e un ispettore di polizia. Sembra tornare la calma ma l’ultrà, dopo la richiesta di scuse da parte della vittima, torna alla carica: «Mi ha tirato prima uno schiaffo e subito dopo un pugno al viso. In quel frangente io con i miei colleghi ci siamo trovati circondati a un angolo dell’ingresso».

È lo stesso steward a spiegare come “ funziona” a San Siro: «È uno dei leader della Curva Sud che ha il potere decisionale su chi deve o meno entrare all’interno dello stadio senza titolo d’accesso (…). Si avvicina a noi in servizio o direttamente al nostro responsabile indicando la persona nel tornello da non bloccare. Questa è una delle consuetudini concesse dalla società agli organi di controllo. In modo da evitare delle problematiche di ordine pubblico».

In questo modo, «dall’ingresso numero 14, dove svolgevo il mio servizio in precedenza, entrano dalle 100 alle 200 persone prive di titolo, sia con il sistema della doppietta ai tornelli che con l’accesso riservato al personale di servizio con il cosiddetto “trenino”». Tra i protagonisti dell’aggressione della scorsa primavera vengono identificati dagli investigatori Riccardo Bonissi (che ha colpito lo steward) e Luca Lucci.

Gli investigatori identificano anche Emis Killa, e Christian Rosiello, il bodyguard di Fedez, pure lui finito in carcere nella maxi operazione sulle curve. Della egemonia e soggezione che secondo i pm viene esercitata dagli ultrà della Curva Sud sugli addetti ai tornelli si ha conferma anche grazie a un’altra vicenda avvenuta in occasione della sfida di Champions fra il Milan e il PSG, stagione 2023/24.

Una coppia di tifosi cerca di entrare e lo steward di turno interviene per dire alla donna della coppia che deve uscire. «Arriva questo qua, tutto atteggiato, romano poi oltretutto… mi prende per un braccio e mi fa: “Devi uscire”. Gli faccio: “Prego?”. “ Devi uscire…”. Gli faccio: “Vuoi vedere che è più facile se vai fuori te?”». «Lascia perdere altrimenti ti faccio perdere il posto di lavoro», è l’avvertimento dell’altro tifoso che invece era riuscito a entrare. Quella sera finisce esattamente come previsto: un responsabile degli steward la fa entrare e sposta in un altro settore l’addetto che aveva soltanto seguito le regole.