«In merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta».
E’ questa, secondo quanto riportato dall’ANSA, la posizione del Milan sull’inchiesta che ha portato all’arresto di 18 capi ultras di Inter e Milan. Un’indagine che fa luce sulle attività criminali dietro il mondo del tifo organizzato, tra estorsioni sui biglietti, pizzo per i parcheggi di San Siro, scontri e anche intestazioni fittizie di beni.
Indagine che non vede Inter e Milan indagate, ma che ha portato la Procura ad aprire un cosiddetto “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan. Le società dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. Altrimenti si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, ad un provvedimento di amministrazione giudiziaria.