Il fondo Elliott mette nel mirino il brand italiano Twinset

L’azienda di moda dal 2017 è controllata totalmente dal gruppo finanziario americano Carlyle e ha un valore fra i 300 e i 350 milioni di euro.

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Paul Singer, fondatore di Elliott (copyright: Valeriano Di Domenico)

Tre fondi di private equity sono in fase avanzata per acquisire il controllo di Twinset, azienda di moda attualmente nelle mani del gruppo finanziario americano Carlyle. Quest’ultimo, con il supporto dell’advisor finanziario Rothschild, sta valutando diverse opzioni per valorizzare l’azienda, grazie anche all’interesse di tre possibili acquirenti che, secondo voci, avrebbero presentato offerte preliminari durante l’estate, stimando l’azienda tra i 300 e i 350 milioni di euro.

Come riporta l’edizione odierna dei Il Sole 24 Ore, tra i soggetti interessati ci sarebbero investitori finanziari asiatici e il gruppo americano Elliott, noto per i suoi investimenti in Italia fra cui il Milan, ceduto nell’estate del 2022 alla RedBird di Gerry Cardinale, e nelle telecomunicazioni con Tim.

Non è la prima volta che Carlyle tenta di vendere il controllo di Twinset. Nel gennaio 2020, aveva già incaricato Jp Morgan di cercare un investitore, ma l’operazione fu interrotta a causa della pandemia. Carlyle, entrato nel capitale di Twinset nel 2012, ha ripreso il processo di valorizzazione all’inizio di quest’anno, anche in seguito alle buone prestazioni recenti dell’azienda.

Sotto la guida dell’amministratore delegato Alessandro Varisco, Twinset ha superato i 200 milioni di fatturato nell’ultimo esercizio, tornando ai livelli pre-pandemia, con un Ebitda che ha oltrepassato i 30 milioni di euro nel 2023. Carlyle detiene la totalità di Twinset dal 2017, quando ha acquistato l’ultimo 10% delle quote dalla fondatrice e stilista Simona Barbieri, che ha definitivamente lasciato l’azienda.

In passato, l’azienda aveva attirato l’interesse del gruppo cinese Fosun, e prima della pandemia erano state considerate altre opzioni, come la quotazione in Borsa o una fusione con altri operatori del settore, tra cui il gruppo Pinko. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi si è mai concretizzata.