Gravina: «Il Var a chiamata eliminerebbe le polemiche»

Le parole del presidente della FIGC: «Riteniamo debba essere conservata l’oggettività del fuorigioco e della tecnologia del gol-line».

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Gabriele Gravina (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

“Il Var a chiamata eliminerebbe polemiche legate a valutazioni non sempre corrette da parte del giudice di gara, anche se riteniamo debba essere conservata l’oggettività del fuorigioco e della tecnologia del gol-line”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1.

“Bisogna innovare ma senza togliere quella incertezza del risultato, bellezza e spettacolarità del calcio trovano la sua massima realizzazione nel gol – ha aggiunto il numero uno della Federcalcio – Ma il calcio è diventato anche industria: dobbiamo preoccuparci di trovare col buon senso il giusto equilibrio tra evento e tutela della competizione”.

Spalletti? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di un risultato a breve termine è un errore strategico. Quando lo abbiamo scelto era il migliore allenatore sul mercato. Darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora e dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati, sapendo che i giocatori selezionabili, per una serie di ragioni, sono limitati rispetto ad altre nazioni”.

Ripartiamo da un torneo importante, dobbiamo essere coscienti che l’Italia deve essere teste di serie al Mondiale e la Nations League è la prima tappa di un percorso di due anni. Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato una prestazione deludente contro la Svizzera – ha concluso il numero uno della Federcalcio -. Abbiamo ammesso ed analizzato gli errori, bisogna migliorarsi ma tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e ricostruendo la fiducia all’interno del gruppo e con i tifosi”.