Elkann punta sulla salute: crescono gli investimenti di Exor nella sanità privata

Il numero uno della holding degli Agnelli-Elkann sta rafforzando l’impegno nel settore sanitario, parallelo a lusso e tecnologia, per diversificare dagli investimenti tradizionali nell’automotive di Stellantis

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John Elkann (Photo by GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

John Elkann continua a rafforzare il suo impegno nel settore della salute. Il leader della dinastia Agnelli ha indirizzato la holding Exor verso il settore sanitario, parallelo a quello del lusso e della tecnologia, come uno dei tre settori di investimento alternativi al tradizionale business automobilistico di Stellantis.

Come riportato da Milano Finanza, dopo aver investito un miliardo nel 2022 Exor ha destinato ulteriori 3 miliardi nel 2023 alla salute, principalmente per acquisire il 15% di Philips, il colosso olandese delle tecnologie sanitarie. Nel 2021 aveva acquisito l’80% di Institut Mérieux, un gruppo francese di ricerca e diagnostica in vitro, investendo oltre 800 milioni di euro.

Exor sta anche esplorando i confini della sanità tra medicina, biologia e tecnologia attraverso Exor Ventures, oltre ad espandersi direttamente nel settore degli ospedali e delle strutture ambulatoriali in Italia, con investimenti continui da parte di Elkann nella Lifenet di Nicola Bedin: in due anni infatti sono stati investiti circa 150 milioni di euro in Lifenet da parte della holding degli Agnelli-Elkann, di cui 60 per acquisire due anni fa il 45% della milanese Invin di Bedin (esperto del settore con esperienze come CEO del gruppo San Donato e dell’ospedale San Raffaele).

A fine giugno scorso, inoltre, Exor ha sottoscritto un bond convertibile per ulteriori 90 milioni di euro per sostenere le recenti acquisizioni di Lifenet. Elkann ha confermato nella lettera agli azionisti del 2023 l’impegno a sostenere la crescita di Lifenet sia organicamente che attraverso ulteriori acquisizioni.

I risultati fino ad ora premiano Bedin: il valore della produzione di Lifenet è cresciuto da 106 a oltre 140 milioni di euro nel 2023, con un EBITDA depurato dalle voci straordinarie salito a circa 8 milioni di euro. Anche se il bilancio consolidato 2023 mostra una perdita contabile di 16 milioni di euro, Lifenet è patrimonialmente più forte e continuerà a considerare future acquisizioni nel dinamico mercato sanitario.