Il piano della Serie A: obiettivo pesare per il 33% nel Consiglio FIGC

Intanto il decreto Sport, che contiene anche l’emendamento Mulè, ha iniziato il suo iter legislativo e punta a essere convertito in legge entro fine mese.

Data elezione presidente Serie A
Lorenzo Casini (Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Quest’oggi la Camera voterà il decreto Sport che contiene anche l’emendamento Mulè, il documento che permetterebbe alla Serie A di avere maggior peso politico all’interno del Consiglio federale. Tema che mette d’accordo, come confermato da più parti, tutti i club del massimo campionato italiano.

Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, venerdì ci sarà una Assemblea di Lega dedicata al decreto e all’emendamento, mentre si attende il completamento dell’iter legislativo che prevede prima il passaggio del testo in Senato, si prevede entro il 25 luglio, e poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima della fine del mese, che segnerà la definitiva conversione in legge.

In Assemblea i club parleranno della strategia da applicare nei confronti della FIGC che dovrà prendere atto dell’equa rappresentanza, anche in funzione della contribuzione economica, che dovrà avere la Serie A alle elezioni del 4 novembre. Probabile che in Lega si arrivi a un accordo tra i club per formulare una richiesta ufficiale.

La situazione attuale in Consiglio federale, composto da 21 componenti, vede la Serie A eleggerne solamente tre. Contando anche la B, che anche lei ha votato contro all’approvazione del regolamento elettorale in vista dell’elezioni del 4 novembre, i componenti salgono a quattro, mentre la Lega Pro ne elegge tre (seguendo sempre la divisione Nord, Centro e Sud). La Serie A punta ad avere il totale di un terzo del Consiglio federale, quindi punta ad avere sette consiglieri, anche se ci si potrebbe accontentare di sei, che sono quelli a oggi previsti per la Lega Nazionale Dilettanti.

Intanto, il FIGC il presidente Gabriele Gravina, che non ha ancora ufficializzato la sua decisione sulla ricandidatura a numero uno della Federcalcio, ha già messo in programma un incontro con tutte le componenti federali. Si cercherà un accordo con tutte. E ovviamente bisognerà farlo entro il 4 novembre, senza dimenticare le elezioni che le altre componenti devono affrontare necessariamente prima di quella data.