Maxi dividendo per gli Arnault: cedola da un miliardo

Nel 2023, la holding di famiglia Financiere Agache ha registrato utili pari a 15,5 miliardi di euro.

Arnault guida LVMH
Bernard Arnault (Foto Insidefoto / Gerard Roussel / Panoramic)

Bernard Arnault, fondatore dell’impero del lusso LVMH, e i suoi cinque figli si sono da poco divisi un dividendo record da 1 miliardo di euro proveniente dalla società di famiglia Financiere Agache.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, la holding della famiglia Arnault è di carattere privato e non è quotata in borsa, ma da essa arrivano i frutti della gestione di marchi del lusso riuniti nel gruppo quotato LVMH: Dior, Bulgari, Vuitton, Fendi, Loro Piana, Tiffany, Dom Perignon, Moët & Chandon, solo per citare i più importanti.

Si tratta, come detto, di un record, una distribuzione di liquidità da ordinaria gestione aziendale più ricca degli ultimi 15 anni se non di sempre. Tutto ciò, ovviamente, non fa altro che arricchire ancora di più i rispettivi conti in banca della famiglia Arnault. Infatti, oltre a possedere importanti partecipazioni azionarie, a rendere l’idea della forza economica dell’impero famigliare sono gli utili della Financiere Agache pari a 15,5 miliardi secondo il bilancio 2023, al netto del miliardo appena bonificato.

Ad oggi, secondo la classifica real time di Forbes sui più ricchi al mondo, dopo Elon Musk (258 miliardi di dollari) e Jeff Bezos (216 miliardi) c’è proprio Bernard Arnault con la sua famiglia (193 miliardi) che precedono Mark Zuckerberg (187 miliardi). La parola famiglia è stata introdotta dopo che il capostipite è andato in pensione e il suo impero è stato diviso in parti uguali tra i cinque figli.

La holding Financiere Agache possiede attraverso Christian Dior il 42% della quotata Lvmh (complessivamente gli Arnault arrivano al 48% con oltre il 60% dei diritti di voto), un gruppo da 213mila dipendenti, 86 miliardi di ricavi, 15,8 miliardi di utile, 350 miliardi di capitalizzazione. La governance familiare è stata rimodellata nel 2022 creando sopra la Financiere Agache un’accomandita, chiamata Agache Commandité, partecipata pariteticamente dai figli Delphine, Antoine, Alexandre, Frédéric e Jean.

Il risultato netto di Financiere Agache del 2023 è stato di 2,55 miliardi, in crescita rispetto ai 2,45 miliardi nel 2022 ed è sostanzialmente il frutto dei dividendi percepiti da Dior e LVMH. Ciò che resta, dopo i dividendi distribuiti, agli azionisti alimenta ogni anno una riserva disponibile che oggi, appunto, è di 15,5 miliardi. Nell’accomandita sopra Financiere Agache solo i fratelli possono essere soci ma non possono vendere fino al 2052 mentre il fondatore rimane alla guida come amministratore con poteri illimitati fino a 95 anni.

Un piccolo stop è arrivato dal settore champagne, con Moët & Chandon, Krug, Veuve Clicquot, Dom Pérignon, Ruinart, che insieme hanno venduto, in gran parte all’estero 68,4 milioni di bottiglie (22,9%) sul totale di 299 milioni. Cioè meno del 2022 quando le spedizioni dalla regione dello Champagne raggiunsero i 325,9 milioni di bottiglie e la quota di Lvmh 73,4 milioni (22,5%). Un piccolo passo indietro per un impero però così vasto e miliardario che non comporta nessun sacrificio per Arnault e i suoi eredi.