I calciatori contro la FIFA: «Calendario della partite non condiviso e inaccettabile»

Tutte le leghe e le varie associazioni sono d’accordo e lanciano un monito all’organismo mondiale del calcio mondiale: così non si può andare avanti, pronti a intervenire concretamente.

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Gianni Infantino (Foto: FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

La nuova Champions League e il Mondiale per Club a 32 squadre dell’estate 2025 hanno da tempo fatto scattare più di un allarme nel mondo del calcio. Se da una parte UEFA e FIFA hanno garantito maggiori introiti alle società partecipanti (anche se per il torneo intercontinentale si preannuncia un montepremi molto inferiore alle aspettative) le critiche non sono di certo mancate.

E, come riporta l’agenzia di stampa LaPresse, alla lunga lista si aggiungono anche i calciatori. Le leghe e le associazioni europee che li rappresentano hanno alzato la voce, soprattutto nei confronti della FIFA. Infatti, dalla due giorni di assemblea svolta a Londra, sotto l’egida della Premier League, è infatti emersa una dura presa di posizione in merito alla predisposizione dei calendari internazionali delle partite.

I vari sindacati hanno riferito che se non arriverà una risposta concreta, che recepisca tutte o parte delle osservazioni emerse e rappresentate alla FIFA, in occasione del prossimo Concilio in programma il prossimo 17 maggio in Thailandia, arriveranno «interventi concreti, perché la situazione non è più sostenibile».

La battaglia è guidata in primo luogo dalle associazioni dei calciatori: a Londra, infatti, erano presenti tutte le realtà, mai così compatte. «I calciatori – hanno assicurato – non possono più accettare che il proprio calendario sia scandito in questa maniera da altri senza una preventiva condivisione».

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