Da Elkann a Vigna, gli stipendi dei top manager delle società Ftse Mib

Ecco quanto hanno guadagnato i top manager delle società quotate a Piazza Affari: tutte le cifre del 2023.

Ferrari Elkann F1
John Elkann (Foto: Charles Coates/Getty Images)

Le retribuzioni dei dirigenti al comando delle 40 società quotate nell’indice FTSE MIB hanno registrato un ulteriore aumento nel corso del 2023. In media, la crescita è stata dell’11%, quasi il doppio del tasso di inflazione in Italia, che ha segnato un aumento del 5,9% nello stesso periodo. L’anno precedente, tali retribuzioni erano cresciute del 14% rispetto al 2021, mentre l’indice dei prezzi al consumo era aumentato dell’8,1%. Per dare un punto di riferimento, i salari medi dei lavoratori italiani, secondo i dati dell’Istat, sono cresciuti solo del 3,1% l’anno scorso e sono sostanzialmente fermi da oltre 30 anni: tra il 1991 e il 2022, i salari reali in Italia sono aumentati solo dell’1%, rispetto al +32,5% registrato in media nell’area OCSE.

Il settimanale MF-Milano Finanza ha esaminato i compensi totali dei dirigenti esecutivi, pubblicati nelle relazioni sulle retribuzioni predisposte dalle società del FTSE MIB in vista delle assemblee sui bilanci, durante le quali gli azionisti sono chiamati a esprimere un parere consultivo sulle retribuzioni dei consiglieri di amministrazione e dei sindaci. Il resoconto include tutte le società dell’indice di Piazza Affari, ad eccezione di Enel e Poste, poiché i dati non sono ancora disponibili e vi è tempo fino a tre settimane prima dell’assemblea per pubblicare la relazione sulla remunerazione.

Va notato che gli importi presi in considerazione non includono i compensi in azioni valutati al fair value (ad eccezione delle società con sede legale all’estero, come Stellantis, Iveco, Ferrari, Stm e Campari, che includono tali importi nel totale). In ottica di trasparenza, alcune società hanno anche pubblicato il “pay ratio”, ovvero il rapporto tra la remunerazione annua totale (fissa più variabile) dell’amministratore delegato e quella media dei dipendenti del gruppo.

Ma quali sono i dirigenti più pagati in Piazza Affari? Al primo posto, con 36,49 milioni, si conferma Carlos Tavares, CEO di Stellantis, il cui compenso è aumentato rispetto ai 23,45 milioni incassati nel 2022. Nell’assemblea degli azionisti del 16 aprile, la sua retribuzione è stata approvata dal 70,2% dei voti rappresentati, nonostante alcuni consulenti per il voto avessero consigliato di esprimersi contro l’aumento.

Tra le figure apicali meglio remunerate, Marco Tronchetti Provera si distingue con un compenso di 19,1 milioni come vicepresidente esecutivo di Pirelli fino al 31 luglio. Nel 2023, il rendimento totale delle azioni della società è stato del 28,5%. Nei 19,1 milioni sono inclusi bonus per 11,88 milioni e 4 milioni di trattamento di fine mandato. Anche l’ex deputy CEO di Pirelli, Giorgio Luca Bruno, ha visto aumentare la sua retribuzione a 9,2 milioni, di cui 4,69 milioni per il trattamento di fine mandato e patto di non concorrenza successivo alla sua uscita dalla società.

Stipendi manager Ftse Mib – La top 20

Infine, tra i dirigenti delle controllate di Stato, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si conferma come il più pagato con 6,14 milioni nel 2023, in crescita rispetto ai 5,82 milioni dell’anno precedente, nonostante una contrazione dell’EBITDA del 31,7%. Di seguito, la classifica dei manager più pagati tra quelli delle società del FTSE MIB, partendo dalla top 20:

  1. Carlos Tavares (ad Stellantis) – 36.494.025 euro
  2. Marco Tronchetti Provera (ad Pirelli) – 19.142.202 euro
  3. Giorgio Luca Bruno (deputy ceo Pirelli) – 9.280.306 euro
  4. Paolo Rocca (ad Tenaris) – 8.607.475 euro
  5. John Elkann (presidente Ferrari, presidente Stellantis) – 7.214.199 euro
  6. Benedetto Vigna (ad Ferrari) – 6.692.434 euro
  7. Max Gerrit (ad Iveco) – 6.406.242 euro
  8. Jean-Marc Chery (presidente e ad STM) – 6.315.400 euro
  9. Claudio Descalzi (ad e dg Eni) – 6.146.000 euro
  10. Carlo Cimbri (presidente, ex dg e ad Unipol) – 5.200.645 euro
  11. Philippe Donnet (ad Generali) – 5.145.261 euro
  12. Stefano Donnarumma (ex ad e dg Terna) – 5.079.451 euro
  13. Alberto Nagel (ad Mediobanca) – 4.855.043 euro
  14. Pietro Labriola (ad Tim) – 4.596.000 euro
  15. Carlo Messina (ad e dg Intesa Sanpaolo) – 4.561.200 euro
  16. Robert Kunze Concewitz (ad Campari) – 4.243.953 euro
  17. Francesco Saverio Vinci (dg Mediobanca) – 4.148.300 euro
  18. Andrea Casaluci (ad e dg operations Pirelli) – 4.107.394 euro
  19. Remo Ruffini (presidente e ad Moncler) – 3.683.376 euro
  20. Andrea Orcel (ad Unicredit) – 3.289.608 euro

Stipendi manager Ftse Mib – La classifica completa

Di seguito, la restante parte della classifica. Presente tra gli altri Suzanne Heywood (ex membro del CdA della Juventus):

  1. Paolo Marchesini (cfo Campari) – 3.204.44 euro
  2. Fabio Di Fede (dg Campari) – 2.924.763 euro
  3. Paolo Bertoluzzo (ad e dg Nexi) – 2.912.000 euro
  4. Alessandro Puliti (ad e dg Saipem) – 2.812.000 euro
  5. Enrico Vita (ad e dg Amplifon) – 2.773.000 euro
  6. Fulvio Montipò (presidente e ad Interpump) – 2.731.000 euro
  7. Roberto Eggs (amministratore esecutivo Moncler) – 2.319.305 euro
  8. Giuseppe Castagna (ad Banco Bpm) – 2.031.306 euro
  9. Luciano Santel (amministratore esecutivo Moncler) – 1.991.678 euro
  10. Robert Koremans (ad Recordati) – 1.939.000 euro
  11. Giuseppe Ricci (dg Eni) – 1.942.000 euro
  12. Paolo Gallo (ad Italgas) – 1.814.301 euro
  13. Piero Montani (ad e dg Bper) – 1.731.000 euro
  14. Massimo Doris (ad Banca Mediolanum) – 1.674.535 euro
  15. Stefano Venier (ad Snam) – 1.668.000 euro
  16. Carlo Rosa (ad e dg Diasorin) – 1.633.904 euro
  17. Guido Brusco (dg Eni) – 1.598.000 euro
  18. Mario Alberto Pedranzini (consigliere delegato Popolare di Sondrio) – 1.578.884 euro
  19. Paolo Luigi Merli (ad Erg) – 1.577.900 euro
  20. Valerio Battista (ad Prysmian) – 1.572.935 euro
  21. Massimo Guiati (ad Azimut) – 1.500.000 euro
  22. Giorgio Medda (ad Azimut) – 1.500.000 euro
  23. Alessandro Foti (ad e dg Fineco) – 1.385.249 euro
  24. Gianluca Bosisio (dg Banca Mediolanum) – 1.292.398 euro
  25. Francesco Tanzi (dg corporate Pirelli) – 1.286.337 euro
  26. Alessandro Garrone (vice presidente esecutivo Erg) – 1.004.173 euro
  27. Luca Lisandroni (ad Brunello Cucinelli) – 982.900 euro
  28. Renato Mazzoncini (ad e dg A2A) – 977.889 euro
  29. Riccardo Stefanelli (ad Brunello Cucinelli) – 966.900 euro
  30. Gian Maria Gros Petro (presidente Intesa Sanpaolo) – 940.000 euro
  31. Renato Pagliaro (presidente Mediobanca) – 928.740 euro
  32. Brunello Cucinelli (presidente Brunello Cucinelli) – 895.100 euro
  33. Domenico De Angelis (condirettore Banco Bpm) – 863.205 euro
  34. Edoardo Maria Ginevra (condirettore Banco Bpm) – 807.795 euro
  35. Andrea Sironi (presidente Generali) – 804.322 euro
  36. Orazio Iacono (ad Hera) – 769.496 euro
  37. Suzanne Heywood (presidente Iveco) – 759.309 euro
  38. Paolo Martini (ad Azimut) – 744.000 euro
  39. Cristian Fabbri (presidente esecutivo Hera) – 570.650 euro
  40. Edoardo Garrone (presidente Erg) – 710.000 euro
  41. Gianluca Lovaglio (ad e dg Banca Mps) – 683.851 euro
  42. Gabriele Blei (ad Azimut) – 663.000 euro
  43. Diego Galli (dg Inwit) – 611.003 euro
  44. Alessandro Zambotti (ad Azimut) – 561.000 euro
  45. Massimo Tononi (presidente Banco Bpm) – 560.000 euro
  46. Michaela Castelli (presidente Nexi) – 550.000 euro