Una crescita del 110% rispetto al 2022, oltre 3,6 milioni di persone coinvolte nell’acquisto solo in Italia. Sono i numeri che hanno caratterizzato il mercato delle criptovalute nel 2023, quello che per alcuni è stato l’anno della ripresa dopo aver attraversato alcune bufere negli anni precedenti.
Il 2024 si presenta già come l’anno della crescita esponenziale, complici da una parte l’halving (che avverrà nel mese di giugno) e la recente approvazione degli Etf spot su Bitcoin da parte della SEC.
DBM Italia, l’unica piattaforma di mining registrata all’OAM nel nostro Paese, si è imposta come rivelazione del settore, combinando successo economico e trasparenza operativa. Con un fatturato di 5 milioni di euro a pochi mesi dal lancio, DBM Italia ha dimostrato che il binomio tra tecnologia avanzata e rigorosi standard legali è la chiave per conquistare la fiducia dei clienti.
Non è un caso, da questo punto di vista, che il mercato delle cripto abbia negli ultimi anni incontrato il favore del mondo dello sport – a guardare i dati Nielsen Sports Fan Insights 2021, ad esempio, gli appassionati calcio dichiarano di seguire il mondo cripto, token, NFT etc. per il 25-27%. La percentuale si abbassa leggermente nel rugby e nel basket, ma una convergenza di interessi fra sport e cripto è presente un po’ in tutte le discipline.
Secondo l’avvocato Fabiano Diotallevi, socio di DBM Italia, l’unica piattaforma di mining in Italia iscritta all’OAM, il motivo di tale convergenza sta nella comunanza di valori. “Il fair play, ad esempio, l’ambizione, la voglia di fare di più e meglio si riscontrano in entrambi i mercati, quello sportivo e quello cripto”.
C’è poi da sottolineare la particolare reattività del mercato sportivo alle novità e all’innovazione in altri settori. “Le società sportive già da anni hanno aperto alla tecnologia blockchain per diversificare le proprie entrate e rafforzare il legame con i tifosi” prosegue Diotallevi che ricorda, fra le altre cose, la vendita di biglietti, il merchandising e la creazione di token per i fan: si tratta di iniziative in grado di rendere il brand del club sportivo più vicino ai fan e aumentare i fondi per migliorare le prestazioni sportive.
Il rischio, quando un mercato così complesso (ma potenzialmente redditizio) come quello delle cripto incontra un pubblico vastissimo esolitamente non esperto in materia, è quello di fare onboarding di soggetti che non conoscono il funzionamento del settore e costantemente in perdita. “Infatti” afferma Diotallevi “non è il mercato cripto a essere complesso, sono i soggetti che lo approcciano a essere spesso impreparati ad affrontarlo perché mancano di educazione finanziaria. Noi, in DBM Italia, abbiamo optatoper un approccio differente: chiunque voglia unirsi a noi, come cliente oppure membro del nostro network, può usufruire di alcuni servizi di formazione”.
In DBM Italia, solo a titolo di esempio, i membri del network possono partecipare a programmi di formazione in ambito cripto, coninfo prodotto settimanali dedicati nello specifico ai beginners ma anche ai più esperti. Diotallevi afferma “così come un brand sportivo vuole creare un rapporto emotivo con i propri tifosi, così noi vogliamo che chiunque partecipi a DBM Italia senta di essere incluso, di non muoversi in un mondo opaco”.
Proprio per questo, pur non essendo obbligata legalmente a farlo, DBM Italia ha scelto di procedere con la verifica funzionaleall’iscrizione della società all’OAM: a oggi è l’unica società di mining di cripto valute in Italia a essersi volontariamente sottoposta aquesta vigilanza. L’OAM è una sorta di potenziale antidoping di settore: vigila perché gli agenti e mediatori operino in modo trasparente e secondo il rispetto delle regole. Ovviamente non è l’unico organismo a ricoprire questa funzione nel nostro Paese.
Il Vicepresidente di DBM Italia, Gianmarco Piccoli, spiega invece che il processo di mining è essenziale per la generazione di nuove criptovalute, proprio come l’allenamento e la preparazione atletica sono vitali nel mondo dello sport. Utilizzando tecnologie all’avanguardia, come gli ASIC S21j pro 200 ths e gli ASIC KS3 8.4 ths, DBM Italia garantisce prestazioni elevate, sicurezza e tracciabilità nelle operazioni di mining, elementi che, nell’ambito sportivo, trovano corrispondenza nella costante ricerca di miglioramento delle performance e nella gestione ottimale delle risorse.

Come già affermato in apertura il 2024 sarà l’anno delle cripto e, si spera, di una migliore, più accurata e chiara legislazione in materia – anche per evitare che i soggetti che seguono le regole non siano pochi, come DBM Italia. Da questo punto di vista, il mercato sembra maturo per procedere in questo senso: a dirlo è l’Osservatorio Blockchain & Web3.
Allo stesso modo anche il mondo dello sport – e della sua comunicazione – appare in crescita. Il 2024, anche per i club sportivi, sarà un momento di forte cambiamento, avvicinandosi sempre di più a modelli diversi rispetto a quelli dello sport “classico”. Un esempio, forse il più chiaro in questo senso, è lo Juventus Creator Lab che non a caso, più che a un ufficio comunicazione di un club sportivo siavvicina a una gaming house di Los Angeles e strizza l’occhio ai conoscitori delle cripto.
Secondo Gianmarco Piccoli, anche il mondo delle cripto dovrebbe fare lo stesso: guardare altri mercati e settori per prendere ispirazione. “L’innovazione finanziaria può avere un impatto positivo sul mondo, può ampliare i confini e dare nuove opportunità, anche imprenditoriali alle persone. Nel nostro piccolo, anche in DBM Italia proviamo a fare la stessa cosa. Per noi il mining non è solo un’opportunità ma anche un esempio di buone pratiche di innovazione fintech. Non escludo che anche noi, a breve, inizieremo a collaborare col mondo sportivo, date tutte le cose che abbiamo in comune”.