PIF mette il tennis nel mirino: offerta da un miliardo per unire ATP e WTA ma senza Slam

Il fondo saudita punta ad entrare anche nel mondo del tennis con una proposta per unire il circuito maschile e quello femminile.

Foro Italico Roma Tennis
Lo stadio del tennis del Foro Italico (Antonietta Baldassarre / Insidefoto)

L’Arabia Saudita mette nel mirino anche il tennis, con una offerta da un miliardo di dollari (circa 920 milioni di euro) per unire i circuiti maschili e femminili, rispettivamente ATP e WTA. Come riportato dal quotidiano inglese The Telegraph, lo scorso sabato Andrea Gaudenzi, l’italiano presidente dell’ATP, nel corso di una riunione ha informato i rappresentanti dei principali tornei di una offerta da parte di PIF, il fondo sovrano saudita.

In particolare, PIF (proprietario tra gli altri del Newcastle in Premier League) sta spingendo da mesi per ottenere l’organizzazione di un Masters 1000 in Arabia Saudita nella prima settimana della stagione, una idea tuttavia fortemente contrastata dal capo della federazione australiana di tennis, Craig Tiley, che ha istituito l’evento a squadre United Cup nello stesso slot del calendario.

Tuttavia, l’ATP starebbe spingendo sempre più in direzione dell’Arabia Saudita, tanto che, come spiegato dal Telegraph, è significativo anche il fatto che Gaudenzi non abbia partecipato all’Australian Open di gennaio insieme a tutti gli altri principali dirigenti tennistici, ma abbia invece viaggiato a Riyadh per negoziare con PIF. Un piccolo accordo di sponsorizzazione è stato annunciato il mese scorso, mettendo il marchio del PIF nelle classifiche ATP, ma si trattava solo di un punto di partenza.

Dalla offerta sarebbero tuttavia esclusi i quattro tornei dello Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open), non presenti nel corso della riunione in cui Gaudenzi ha ufficializzato l’offerta da parte di PIF: una proposta in base alla quale lo stesso Gaudenzi, dopo la fusione tra i due circuiti, diventerebbe una sorta di commissioner alla statunitense di entrambi.