È terminata dopo un paio d’ore oggi a Torino l’udienza in cui il Tribunale del Riesame ha discusso il ricorso della difesa in merito alle perquisizioni ordinate dalla procura nell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. I giudici si sono riservati la decisione, che dovrebbe essere depositata nei prossimi giorni.
«Abbiamo criticato le motivazioni del decreto di perquisizione, perché le abbiamo trovate così generiche da avere legittimato delle acquisizioni che nulla hanno a che vedere con l’oggetto dell’indagine», ha commentato uno dei componenti del collegio difensivo, l’avvocato Paolo Siniscalchi. Il riferimento è al materiale sequestrato dalla guardia di finanza su ordine della procura del capoluogo piemontese.
«Molto rumore per nulla», ha aggiunto ancora Siniscalchi sui retroscena legati all’eredità dell’avvocato Gianni Agnelli, pubblicati nelle ultime settimane. «Non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto echeggia nelle aule giudiziarie italiane ed estere ormai da vent’anni. Insinuazioni e dubbi trovano la risposta in comportamenti assolutamente leciti».