Inter-Superlega, le parole di Laporta e la posizione del club nerazzurro

«Inter, Milan, Roma e Napoli»: sono queste le quattro squadre italiane elencate dal presidente del Barcellona Laporta come possibili partecipanti alla nuova Superlega.

Inter Betsson regole
(Foto: Yasser Bakhsh/Getty Images)

«Barça, Madrid, Inter, Milan, Napoli, Roma, Marsiglia, tre olandesi, Bruges e Anderlecht». È questo l’elenco, fatto dal presidente del Barcellona Laporta, dei club che potrebbero partecipare alla nuova versione della Superlega. Una lista in cui compaiono anche quattro club italiani, tra cui anche l’Inter.

Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza da fonti vicine al club, tuttavia, il club nerazzurro non è mai stato contattato per la nuova versione della Superlega, motivo per cui le parole di Laporta sono di fatto prive di veridicità per la società.

L’Inter quindi resta sulla stessa posizione comunicata ufficialmente dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. «FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’ECA e in partnership con UEFA e FIFA», aveva scritto il club nerazzurro nella nota pubblicata nelle scorse settimane.

«Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’ECA per sostenere questi valori», ha concluso l’Inter.

Sulla stessa linea del club nerazzurro, dopo le parole di Laporta, è stata anche la Roma. «Come ribadito pubblicamente poche ore dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma conferma di non appoggiare in nessun modo alcun tipo di progetto riconducibile alla cosiddetta Superlega», ha risposto il club giallorosso alle parole di Laporta.

«Il Club specifica inoltre di non aver mai rivisto la propria posizione in merito, né di aver intrattenuto dialoghi utili a intraprendere un percorso diverso da quello congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione con UEFA e FIFA», ha aggiunto ancora la società dopo quanto rivelato dal numero uno dei catalani.