Stellantis, il Ceo Tavares: «Senza incentivi del governo, impianti italiani a rischio»

Il manager portoghese ha risposto poi alla premier Giorgia Meloni: «Non è assolutamente vero che il gruppo sia in mano al governo francese e che sti passando sotto la loro gestione».

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Carlos Tavares (foto Stellantis)

Continua la fase di tensione fra il governo italiano e Stellantis, la holding produttrice di automobili di proprietà di Exor. A gettare ulteriore benzina sul fuoco è il Ceo Carlos Tavares. «Il mercato dei veicoli elettrici in Italia è molto, molto piccolo. Senza incentivi non si può andare avanti».

«Se non si danno sussidi per l’acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in l’Italia – ha continuato Tavares nella sua intervista a Bloomberg -. Quello che sta succedendo con Stellantis è un capro espiatorio nel tentativo di evitare di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Se non vuoi che i veicoli elettrici progrediscano, devi solo fermare gli incentivi».

Sulle parole della premier Giorgia Meloni su un prossimo controllo del governo francese di  Stellantis: «Io non sono sempre d’accordo con il governo francese e Stellantis non è nelle mani del governo francese. Se parliamo del mandato francese che stanno cercando di usare come capro espiatorio, ignorano il fatto che il Ceo della società è un signore portoghese».

Le tensioni non sono mancate neppure fra Stellantis e il governo francese con il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, che si è visto respingere la sua richiesta di produrre localmente modelli economici di auto elettriche per incrementare l’occupazione in Francia. Tornando in Italia, una risposta del governo non è ancora arrivata, anche se le dichiarazioni del Ceo di Stellantis hanno messo in agitazioni i partiti di minoranza e, soprattutto, i sindacati.

Ecco le parole di Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil: «Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, se confermate su Mirafiori e Pomigliano sono gravissime. Questa mattina il governo ha annunciato un pacchetto di incentivi all’acquisto che peserà quasi per un miliardo di euro di risorse pubbliche. La Fiom-Cgil ritiene che il tassello degli incentivi dovesse essere a completamento di un confronto sulle politiche industriali dell’automotive finalizzate a garantire produzioni, lavoro per tutti gli stabilimenti e occupazione».

«Il governo ha così deciso di assecondare la richiesta di Stellantis rispetto gli incentivi – ha concluso De Palma -. Stellantis deve dare risposte alle lavoratrici e lavoratori italiani. Non si possono dare soldi pubblici senza garanzie: ora servono risposte al Paese. Chiediamo alla presidente del Consiglio un incontro urgente con l’amministratore delegato e le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di garantire la produzione e l’occupazione nel nostro Paese».