Arabia Saudita infuriata: Mancini a rischio dopo lo sgarbo agli sceicchi

La selezione dell’ex ct dell’Italia ha dovuto abbandonare la Coppa d’Asia agli ottavi di finale dopo la sconfitta ai calci di rigore contro la Corea del Sud.

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Roberto Mancini (Foto: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

La corsa dell’Arabia Saudita in Coppa d’Asia si è fermata agli ottavi di finale contro la Corea del Sud, con la selezione di Roberto Mancini che ha dovuto arrendersi ai calci di rigore, quando aveva assaporato la vittoria fino ai minuti di recupero dei tempi regolamentari.

In Arabia Saudita, come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, non è però piaciuto l’atteggiamento del commissario tecnico italiano che si è diretto negli spogliatoi prima del rigore decisivo della Corea del Sud. Comportamento che ha suscitato l’ira del principe Mohammed bin Salman, il reggente dello sport saudita e non solo. La giustificazione di Mancini in conferenza stampa («Credevo che i rigori fossero finiti»), non ha fatto altro che aumentare la tensione.

A testimoniarlo sono le dichiarazioni a caldo del presidente della Federcalcio saudita, Yasser al-Misehal: «Inaccettabile: dovrà darci delle spiegazioni. Ascolteremo e prenderemo la decisione più opportuna». Una luna di miele saudita, quindi, che rischia di durare il minimo sindacabile e crollare al primo grande appuntamento. Il contratto in vigore garantisce a Mancini un accordo fino al 2026 a 25 milioni di euro netti all’anno.

Il Ct ha provato a calmare le acque sui social, affidando un messaggio di scuse sul proprio profilo di X: «Chiedo ancora scusa a tutti. Col vostro sostegno, continueremo a costruire il futuro del calcio saudita. Ringrazio i nostri coraggiosi giocatori. Ringrazio tutti i tifosi in trasferta. Abbiamo cercato di dare il massimo». Ma sembra non bastare, viste le ambizioni che il principe bin Salman, e tutta la federcalcio saudita, avevano per questa Coppa d’Asia. Un torneo calcistico, ma con ben altre implicazioni: il ruolo di protagonista del calcio asiatico che per ora è in mano saldamente del Qatar, campione in carica e ancora in corsa per il bis.