San Donato, il sindaco Squeri: «Uno stadio si farà. Tempo per risolvere i problemi»

Il primo cittadino ha parlato a margine della conferenza stampa sul nuovo stadio del Milan, tra il percorso vero l’impianto e il suo rapporto con Sala.

Squeri accordo di programma Milan
Francesco Squeri (Foto: Calcio e Finanza)

Sulla questione dello stadio di San Siro e delle intenzioni di Inter e Milan «ho l’idea che Milano abbia tergiversato per 4-5 anni e alla fine le due squadre hanno cambiato idea. Ora Sala cerca di recuperarli e fa bene, fossi in lui farei lo stesso». Lo ha detto il sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri, a margine di una conferenza stampa per la presentazione della variante urbanistica per la realizzazione dello stadio del Milan in città.

Squeri ha parlato dei rapporti con il collega e sindaco di Milano Giuseppe Sala e ha spiegato che non vuole giudicare suoi eventuali sbagli: «Non lo voglio giudicare, per me non ci sono scintille». Parlando dei rapporti con il primo cittadino milanese, Squeri ha spiegato che «ho avuto un solo incontro ufficiale con Sala a Palazzo Marino, Sala è un po’ preoccupato di perdere San Siro ma non si è posto in modo ostativo nei confronti dello stadio a san Donato. Con me è stato collaborativo. Sala sta provando a tenere lo stadio a san siro».

Comunque, aggiunge, «mi sono fatto un’idea. Sono le squadre che decidono dove fare lo stadio o se rimanere in uno stadio. Le amministrazioni non possono fare più di tanto. Le squadre hanno le risorse e loro decidono dove metterle». Squeri replica poi sulla questione della sicurezza, ossia dopo che Sala ha lamentato la mancanza di agenti di polizia locale necessari per gestire il traffico portato da un’arena da 70mila posti, come sarebbe nei piani del Milan.

«Non voglio scappare dal problema, ma la questione si verificherà tra cinque anni quindi avremo tempo di valutare e trovare delle soluzioni. La zona nord è completamente nel confine di Milano quindi qualche agente dovrà per forza arrivare da Milano. E poi ci sono gli altri comuni con cui potremmo fare delle convenzioni». A chi gli chiede se a suo avviso Sala punti a trattenere più l’Inter del Milan, risponde: «Può darsi, non so la situazione di Rozzano, non la conosco», dopodiché «per me uno stadio lo faranno perché’ le squadre non vogliono già giocare nello stesso stadio».

Quanto all’impianto, si tratta di uno «stadio da 70mila posti, due livelli di parcheggi per 3.500 posti, un albergo, ristorazione, uffici, store del Milan, una grande piazza, un auditorium». Questo è quanto prevede il progetto del club rossonero, secondo quanto spiegato dal sindaco, che aggiunge poi che al Milan «stanno vedendo di acquistare altre aree per fare nuovi parcheggi, che è un discorso molto importante», ma «io dico non fatene troppi perché’ dobbiamo disincentivare l’uso della macchina. La sfida è far arrivare le persone con una mobilità dolce» e quindi potenziare la stazione ferroviaria di San Donato.

«Ci sono persone che non vogliono lo stadio ma ci sono tante persone che lo vogliono. Da amministratore dobbiamo valutare anche i vantaggi, naturalmente un certo tipo di persone a prescindere non vuole lo stadio perché’ porta traffico, inquinamento, ma i vantaggi non li vuole vedere. Io però non vorrei spaccare la città in due. Cercheremo nel corso di un percorso partecipato di motivare il perché di questa scelta», ha concluso.