Il commento del presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, per quanto riguarda le presunte violazioni del Fair Play Finanziario da parte del Manchester City non è andato già al tecnico degli inglesi, Pep Guardiola.
«Che rispetti le procedure», la stizzita risposta dell’allenatore dei Cityzens, ricordando come il procedimento giudiziario avviato dalla Premier League sulla situazione finanziaria dei campioni d’Inghilterra non si sia ancora concluso. «In quanto avvocato e presidente della UEFA, Ceferin dovrebbe aspettare e solo dopo fare quello che ritiene – continua Guardiola -. Deve avere rispetto e aspettare. Ha tantissime cose da fare alla UEFA e come avvocato deve rispettare i tempi della giustizia e capire che abbiamo il diritto di difenderci».
Nel 2020 proprio la UEFA aveva escluso la società inglese per due anni dalle competizioni europee per via delle violazioni legate FPF. Sentenza che fu poi ribaltata dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna che accolse così la difesa del City. Ora, però, ad accusare la società del City Football Group è la Premier League che ha riscontrato ben 115 presunte violazione delle norme economico-finanziare presenti nel regolamento del massimo campionato inglese. Regolamento che prevede penalizzazioni in classifica, come è successo all’Everton questa stagione, e anche retrocessioni. È da poco terminata la fase istruttoria, con il presidente della Premier Richard Masters che ha dichiarato davanti a una commissione parlamentare che è stata fissata la data d’inizio del dibattimento, senza però renderla nota.