Verona, confermato il sequestro delle azioni in mano a Setti

Il tribunale del Riesame di Bologna ha rigettato il ricorso della difesa: confermato il sequestro delle azioni.

Verona accordo Setti Volpi
Maurizio Setti (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il tribunale del Riesame di Bologna ha rigettato il ricorso della difesa, confermando quindi il sequestro preventivo delle partecipazioni sociali nell’Hellas Verona della società Star Ball Srl, azionista unico del club di serie A.

Il provvedimento era stato eseguito prima di Natale, nell’ambito di un’inchiesta per bancarotta della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura bolognese, sulla società, con sede a Bologna, di cui è stato nominato custode il commercialista Stefano Reverberi. Della decisione del Riesame non sono state ancora depositate le motivazioni. Il presidente del Verona Maurizio Setti è difeso dal professor Vittorio Manes e dall’avvocato Fabio Lattanzi, mentre per un’altra posizione i difensori sono gli avvocati Paolo Pasetto e Nicola avanzi.

Il provvedimento cautelare, aveva spiegato la Gdf in una nota, scaturisce da indagini condotte a seguito del fallimento di una Spa “già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria”. Gli accertamenti condotti avrebbero evidenziato “episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative” dell’Hellas Verona dalla società fallita alla Star Ball Srl, “anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore”, cioè il patron del club, Maurizio Setti.

Nel procedimento da cui nasce il provvedimento è indagato per bancarotta fraudolenta lo stesso Setti. Al patron del club nel dettaglio sarebbe contestata la finta vendita infragruppo della società calcistica, passata dalla H23 alla Star Ball senza corrispettivo di denaro, come riportato da La Stampa: una inchiesta nata dall’esposto di uno dei creditori della società H23. Poco prima del fallimento della stessa H23, Setti avrebbe «spostato» il controllo e quindi la proprietà del Verona sulla società StarBall,senza pagarne il corrispettivo.

“Si ritiene opportuno fare chiarezza. La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. (“HV”), che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi. Sono state sequestrate le partecipazioni sociali in HV di proprietà di Star Ball s.r.l., società (di Maurizio Setti) che le aveva acquistate da HV7 s.p.a., che a sua volta le aveva acquisite da H23”, aveva invece spiegato l’Hellas Verona in una nota. Gabriele Volpi è l’imprenditore petrolifero ex patron dello Spezia, ceduto nel 2021 all’attuale proprietà statunitense.

“Nel 2020, le società HV7 e H23 (riconducibili a Maurizio Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del Gruppo Volpi, che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna. La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata dalla Corte di cassazione con la decisione n. 29773/2023 del 26.10.2023. La Cassazione ha confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, rilevando che il Gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7″.

“HV7 – da cui Star Ball s.r.l. acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di cassazione. La Procura di Bologna – allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball s.r.l. delle partecipazioni sociali in HV – ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del Gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva. L’ha fatto solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23”.

“Già in passato, il Gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal GIP su istanza della stessa Procura”.