Si è svolto nella giornata di ieri un consiglio d’amministrazione del Milan in cui è stata approvata l’acquisizione di alcuni terreni che saranno funzionali al progetto per la realizzazione del nuovo stadio a San Donato Milanese. L’impianto, a meno di ribaltoni sulla vicenda San Siro, è destinato a diventare la casa del futuro per il Diavolo.
Nei prossimi giorni la giunta del Comune milanese darà il via libera alla proposta di variante urbanistica presentata il 27 settembre dalla SportLifeCity srl, società di cui il Milan, come svelato nei mesi scorsi da Calcio e Finanza, ha acquisito il 90% delle quote (l’80% da Cassinari&Partners e il 10% da Compagnia Finanziaria Sviluppo Immobiliare).
Da quel momento potrebbe concretamente partire l’iter, con l’obiettivo del Milan di iniziare i lavori per la costruzione dell’impianto entro18 o 24 mesi. Per l’impianto è prevista una capienza di 70mila posti circa, e la realizzazione di altre strutture collaterali:
- Lo store
- Il museo del Milan
- I nuovi uffici del Milan, con la nuova Casa Milan
- Un albergo
- Un centro di intrattenimento
- Due ponti ciclopedonali che collegheranno la città di San Donato al Parco Sud
- Un podio che sosterrà lo stadio (il nuovo impianto del Tottenham è strutturato in questo modo, per fare un esempio), sotto il quale saranno presenti dei parcheggi (il campo sarà invece al livello del terreno);
- Un altro parcheggio a servizio di parco e stadio
- Un parco attrezzato all’interno del Parco Sud
- Un energy center, centro di rigenerazione energetica rinnovabile
Il costo del progetto dovrebbe superare il miliardo di euro, anche se stime più precise saranno disponibili solamente nella fase più avanzata di progettazione dell’opera. L’obiettivo è quello di aprire l’impianto nel 2028, in vista dell’inizio della Serie A 2028/29.