Gianluigi Aponte tratta con John Elkann: vuole rilevare Il Secolo XIX

Il ricco armatore sembrerebbe propenso a entrare nel panorama dell’editoria italiana iniziando con un giornale locale.

Elkann accordi eredità 2004
John Elkann (Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Da qualche tempo circolano voci riguardo all’interesse del ricco armatore Gianluigi Aponte nel prendere in mano le redini del quotidiano storico genovese “Il Secolo XIX”. Attualmente sotto l’egida di Gedi, società editrice controllata da Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elkann) e proprietaria di testate come Repubblica e La Stampa, “Il Secolo XIX” si trova al centro di speculazioni sulla possibile vendita da parte del gruppo.

Tale mossa – scrive Il Fatto Quotidiano – potrebbe rappresentare il vero progetto di Aponte, originario di Sorrento e residente in Svizzera, imprenditore di successo nel settore navale, logistico, ferroviario e aereo. L’uomo sembrerebbe propenso a entrare nel panorama dell’editoria italiana iniziando con un giornale locale, con l’obiettivo di estendere successivamente la sua influenza, motivo per il quale avrebbe avvicinato John Elkann. Una possibile area di espansione potrebbe essere proprio il gruppo Gedi, che, nonostante smentite ufficiali, sarebbe, secondo voci di mercato, aperto a valutare offerte.

Dopo la fase di grande concentrazione editoriale derivante dalla fusione con il vecchio Gruppo Repubblica-L’Espresso guidato dalla famiglia De Benedetti, sono emerse successive cessioni, coinvolgendo testate come La Città di Salerno, Il Tirreno, le gazzette emiliane (Gazzetta di Reggio, la Gazzetta di Modena e la Nuova Ferrara), la Nuova Sardegna, i giornali del Nordest (Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto, Il Piccolo, la testata online Nordest Economia), oltre a testate storiche come MicroMega e L’Espresso.

Se le voci venissero confermate, un altro editore “impuro” si unirebbe al panorama dell’informazione italiana. Aponte, con interessi in vari settori, tra cui il porto di Genova, è noto per giocare un ruolo predominante nel traffico crocieristico, controllando importanti segmenti con il colosso MSC (sponsor tra l’altro di Milan e Napoli) e la gestione delle stazioni marittime. Ha anche una presenza significativa in altri settori portuali e si è espanso nei treni con l’acquisizione di Italo, possiede una compagnia di aereo cargo e ha interessi in compagnie di navigazione come Moby e Tirrenia.

Oltre a ciò, le società di Aponte sono tra i principali beneficiari del rifacimento della vecchia diga foranea, un progetto fondamentale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A livello locale, Aponte ha esteso la sua influenza all’aeroporto di Genova, dove il suo stretto collaboratore, Alfonso Lavarello, è attualmente a capo. Alcune delle società di Aponte hanno anche finanziato la campagna elettorale del governatore ligure Giovanni Toti.