Con la fine della stagione 2023/24 si chiuderà il ciclo d’esordio di Amazon come uno dei partner di trasmissione del calcio italiano. Il colosso statunitense ha rilevato nel 2021 i diritti tv della UEFA Champions League con riferimento alla migliore partita del mercoledì, e a partire dal 2024 proseguirà su questa strada, avendo rinnovato l’accordo per la Champions fino al 2027.
Amazon novità Champions League – Ascolti al top e più sfide dal 2024
La piattaforma streaming trasmetterà più partite rispetto a oggi (saranno due in più nella fase a gironi) e nell’ultima giornata avrà a disposizione il miglior match possibile. Questo perché a partire dalla prossima stagione l’ultimo turno di Champions League si giocherà tutto in contemporanea il mercoledì sera, per consentire il regolare svolgimento della competizione, che passerà a girone unico.
In questo modo, Prime Video «avrà la prima scelta tra quattro o magari cinque italiane», ha spiegato Marco Foroni, Business Lead Sports di Amazon Prime Video in Italia. «I risultati finora sono andati aldilà di ogni più rosea aspettativa. La partita più vista da quando il servizio è attivo in Italia è Milan-Napoli, quarto di finale di Champions della scorsa stagione».
Gli ascolti di Prime sono andati via via crescendo con il passare delle stagioni, tanto che «anche in questa stagione gli ascolti sono in crescita e la partita più vista per il momento è stata PSG-Milan. Ma tutte le partite sono state più seguite in generale rispetto alla prima e alla seconda stagione».
Una soddisfazione che si riflette anche nel racconto di Sandro Piccinini, telecronista ufficiale di Prime Video (accompagnato dal commento tecnico di Massimo Ambrosini), il quale ha sottolineato i cambiamenti apportati al suo modo di raccontare le partite: «Ho pensato dopo tanti anni che fosse arrivato il momento di togliere qualcosa alle telecronache, anziché aggiungere. Siccome con lo streaming il telespettatore ha molte più possibilità di intervenire sull’evento, bisognava semplicemente parlare meno. E quindi togliere gli orpelli, togliere il superfluo».
Foroni e Piccinini mettono poi l’accento sugli investimenti fatti in questi anni da Amazon, anche e soprattutto a livello di talent. Protagonisti dei pre partita sulla piattaforma – oltre all’esperta conduttrice Giulia Mizzoni – sono ex calciatori di altissimo livello che si dividono tra i vari appuntamenti. Si va da Diego Milito e Julio Cesar a Clarence Seedorf, passando anche per Claudio Marchisio e Gianfranco Zola. E senza dimenticare lo studio di Marco Cattaneo.
Amazon novità Champions League – L’importanza di innovare
Fondamentale nel percorso di Amazon Prime Video è sicuramente l’innovazione tecnologica. A partire da «uno streaming che funzioni. Su questo c’è stato un investimento tecnologico fortissimo e siamo molto contenti. Poi abbiamo introdotto alcune funzionalità, delle quali i nostri clienti sono molto contenti. A cominciare da X-Ray, che con un click consente di accedere alle statistiche in tempo reale e alle formazioni», ha spiegato Foroni.
Poi «abbiamo introdotto una grafica che consente ai tifosi di monitorare le sostituzioni effettuate, che sono diventate ormai una parte fondamentale del gioco. Una cosa che abbiamo lanciato noi in Italia e che è piaciuta molto, tanto che potremmo vederla ai prossimi Europei come grafica ufficiale della UEFA». Ma diverse funzionalità sono disponibili anche per seguire le partite.

Ipotizzando che ci siano persone che si collegano a partita iniziata, oltre all’ingresso “in diretta” nell’evento e la possibilità di rivedere il match dall’inizio, c’è l’opzione “recap rapido”, che consente di avere a disposizione un highligt con quello che è accaduto fino a quel momento e poi passare all’evento in diretta. «In questo modo cerchiamo di accompagnare tutti i tifosi alla visione nel modo migliore», ha aggiunto Foroni.
Ma non è finita qui. Perché sempre nell’ambito dell’innovazione tecnologica Amazon sta studiando e lavorando anche a qualcosa di più grande, una novità che per il momento rimane top secret. Quel che è certo è che l’avventura della piattaforma nel calcio in Italia non è un fuoco di paglia: «Siamo qui per restare», conclude Foroni. E almeno fino al 2027 lo spettacolo sarà assicurato.