Florenzi alla Procura della FIGC: «Non ho mai scommesso sul calcio»

Il difensore classe 1991 si è recato a Roma per chiarire definitivamente la sua posizione. Il procuratore federale Giuseppe Chinè, ora, dovrebbe procedere con l’archiviazione.

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Alessandro Florenzi (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Alessandro Florenzi è stato ascoltato ieri pomeriggio dalla Procura FIGC per chiarire la sua posizione in merito alle indagini dei pm di Torino relative alle scommesse illegali. Il calciatore del Milan risulta essere iscritto al registro degli indagati per esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, come fatto da Florenzi in Procura a Torino due settimane fa, anche davanti al procuratore federale Giuseppe Chinè, il difensore classe 1991 ha ribadito sì di aver usato le piattaforme illegali, ma di non aver scommesso sul calcio, comportamento che porterebbe alla squalifica come successo già a Nicolò Fagioli e Sandro Tonali.

L’interrogatorio di Florenzi davanti alla Procura FIGC, in teoria, non era stato programmato, visto che il calciatore ha sempre negato di aver scommesso sul calcio e le indagini di Torino non hanno mai dimostrato il contrario. Basti pensare a Nicolò Zaniolo. L’esterno d’attacco dell’Aston Villa ha sempre rigettato le accuse di aver scommesso anche sul calcio con le indagini che gli hanno dato ragione e quindi non è mai stato convocato in Procura da Chinè. Discorso diverso per Fagioli e Tonali che, attraverso i rispettivi legali, hanno chiesto di essere ascoltati per confessare di aver scommesso sul calcio e collaborare con gli inquirenti della FIGC.

Il motivo per cui Florenzi si è recato in Procura FIGC non è stato ancora chiarito. Le strade possibili, al momento, sembrano due. Da quanto risulta la Procura avrebbe scelto di sentirlo perché da Torino non era arrivata la comunicazione scritta, ma c’era stata solamente una comunicazione orale. C’è però anche l’ipotesi, molto concreta, che il nome di Florenzi sia stato tirato in ballo da uno dei due giocatori coinvolti e condannati, in particolare dall’ex milanista oggi al Newcastle. Non sarebbe stato lui a parlare spontaneamente del rossonero, ma potrebbe aver fatto il suo nome di fronte a una domanda diretta del procuratore, che nel frattempo, ha in mano le chat fra calciatori.

La posizione di Florenzi è stata comunque chiarita. Il giocatore è si è presentato a Roma ed è stato sentito per poco più di dieci minuti, in cui ha ribadito quanto detto a Torino: puntate su piattaforme illegali, ma mai sul calcio. La sua versione, già ritenuta attendibile dalla Procura di Torino, avrebbe convinto anche Chiné che dovrebbe dunque procedere con l’archiviazione. «Florenzi ha dichiarato che non ha mai puntato sul calcio – ha detto l’avvocato del milanista Gianluca Tognozzi che lo difende assieme ad Antonio Conte -. Con quest’ultimo passaggio credo che il suo coinvolgimento nell’inchiesta sia concluso».