Gli arbitri inglesi chiedono aiuto ai piloti di British Airways per il VAR

Il caso del gol non assegnato a Luis Diaz in Tottenham-Liverpool, per un errore di comunicazione, ha portato a una revisione del protocollo per quanto riguarda il dialogo fra sala VAR e campo.

Premier novità VAR
(Foto: GLYN KIRK/AFP via Getty Images)

Dopo la pausa per le nazionali, l’ultima del 2023, i campionati sono pronti a ripartire, ma in Premier League tiene ancora banco il tema VAR. Dopo l’episodio clamoroso accaduto in Tottenham-Liverpool, con un gol valido non assegnato a Luis Diaz, la Federcalcio inglese ha voluto sfruttare queste due ultime settimane senza partite in programma per far incontrare gli arbitri inglesi con i piloti della British Airways.

Come riporta il quotidiano britannico The Times, infatti, il ruolo di arbitri e piloti viene ritenuto molto simile, soprattutto per quanto riguarda le comunicazioni che devono avere con altri colleghi in situazioni difficile e caotiche. Proprio su questo si è tenuto il corso presentato dai piloti che ha come obiettivo quello di evitare altri errori come successo in Tottenham-Liverpool, dove VAR e arbitro centrale non si sono capiti e un gol regolare, annullato per fuorigioco sul campo, non è stato convalidato nonostante il processo in sala VAR per la verifica della posizione regolare di Diaz fosse stato eseguito correttamente e avesse evidenziato che il calciatore colombiano fosse in posizione regolare.

Durante l’incontro, i due piloti, Chris Heaven e Pete Nataraj, hanno fatto una presentazione ai funzionari del Select Group sulla necessità di avere una comunicazione chiara e precisa, usando pochissime sillabe e nessuna parola in più che non sia strettamente necessaria e troppo informale. Il dialogo, infine, deve essere breve e con pochi fronzoli così che l’altra parte possa capirlo con poche difficoltà.

Infatti, quando un arbitro comunica con gli assistenti e il VAR in un’atmosfera come quella che si trova in uno stadio gremito di gente, senza dimenticare le proteste da vicino dei giocatori con scene che si vedono a ogni latitudine, la semplicità del linguaggio è fondamentale. Per esempio, nella decisione presa sul gol di Diaz,  l’assistente dell’arbitro Hooper al VAR, Simon Long, ha usato la parola “dallo”, ma non era chiaro se si riferisse al gol o alla conferma del fuorigioco segnalato sul campo, con il fischietto inglese che ha deciso poi di confermare la segnalazione di fuorigioco del suo assistente, non convalidando una rete che invece era regolare.

Nell’incontro, durato circa 45 minuti, si è anche parlato di come mantenere la calma mentre si affrontano situazioni delicate con un dialogo più lungo del previsto fra sala VAR e campo. L’incontro è nato dal desiderio di Howard Webb, capo arbitrale della Professional Game Match Officials Limited (PGMOL), per ampliare l’esperienza degli arbitri.

Dopo l’errore sul gol di Diaz, il PGMOL ha introdotto un nuovo protocollo di comunicazione VAR per migliorare il dialogo, sfruttando quello che gli arbitri hanno imparato dai piloti su una comunicazione semplice e diretta. Webb ha cercato di evidenziare il protocollo di comunicazione VAR migliorato nel suo programma “Match Officials: Mic’d Up” , che tenta di fornire maggiore trasparenza sul processo decisionale, come si vede in Italia su DAZN con Open VAR dove il designatore Gianluca Rocchi analizza gli episodi più importanti della giornata precedente.