De Siervo: «Stadi? Livello UEFA entro il 2026 o EURO 2032 sarà revocato»

L’amministratore delegato della Lega Serie A ha parlato anche del canale di Lega, dell’assegnazione dei diritti televisivi e del tema pirateria.

Italia EURO 2032 revocato
Luigi De Siervo (Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

«Se non riduciamo il fenomeno della pirateria digitale nel calcio, il settore sarà più povero e faremo tutti peggio il nostro lavoro. Il fattore digitale permette di delinquere da casa propria, senza la percezione dell’aspetto criminale. Il calcio, a parte l’aspetto romantico, è un business che si fonda sulla spesa del consumatore finale che vede la partita. Pensare di non pagare vuol dire danneggiare la propria squadra del cuore».

Sono queste le parole di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, durante il Social Football Summit in corso allo Stadio di Olimpico di Roma. «Aspettiamo il giorno in cui la piattaforma anti-pirateria dell’AgCom ci permetterà di interrompere entro trenta minuti la trasmissione di un evento pirata. Questo perché sappiamo che per la ripresa del nostro calcio tutto deve rientrare nei binari. Siamo il Paese che in questo settore delinque di più ma anche quello più all’avanguardia in questo settore», ha aggiunto.

Inevitabile un commento anche sulla situazione degli stadi italiani in vista di EURO 2032: «A ottobre 2026 speriamo che si raggiunga il livello di sufficienza per gli stadi dalla UEFA, altrimenti la candidatura verrebbe revocata: abbiamo segnalato al Governo l’urgenza assoluta che venga istituito un commissario agli stadi».

Parlando degli impianti italiani, però, De Siervo è convinto che l’Italia sia «un Paese che forse non esporta più poeti e navigatori, ma siamo i più grandi esportatori di allenatori. Il nostro calcio vive uno stato di salute, e lo si vede degli stadi stracolmi, è tornato ai vertici del mondo. I fondi d’investimento pensavano a noi perché abbiamo prospettiva di crescita maggiore rispetto a Ligue 1, Premier League e Bundesliga».

Il calcio, prosegue De Siervo, «è il vero soft power dell’Italia: non c’è un Paese al mondo che non segua la Serie A. Siamo rimasti molto colpiti dalla tragedia di Giulia Cecchettin. Per le partite della prossima settimana prepareremo una maglia speciale contro la violenza sulle donne e i capitani delle squadre leggeranno una poesia».

«Vogliamo far capire ai tifosi in maniera comprensibile che non è accettabile in nessun modo un atteggiamento violento nei confronti di nessuno, tantomeno verso le donne che diciamo di amare», ha aggiunto De Siervo, ricordando che l’iniziativa rientra nella campagna “Un rosso alla violenza”, promossa come ogni anno dalla Lega Serie A.

Poi un pensiero sulla qualificazione dell’Italia a EURO 2024: «Siamo i primi tifosi della Nazionale, sempre al fianco della Federazione, di mister Spalletti e di tutti i ragazzi, a cui faccio i complimenti. Psicologicamente era difficile, ma ora possiamo gioire pensando allo scampato pericolo e concentrandoci sulla performance in Germania».

E ancora una battuta sul tema dei diritti tv: «Con De Laurentiis non ci sono problemi. Lui ha espresso correttamente la sua opinione. Io ero paradossalmente d’accordo con lui perché credo nel corso della mia vita di aver costruito soprattutto canali tematici. Credo che quella fosse la visione corretta, ma non c’erano in quel momento le condizioni per poterlo fare in sicurezza senza mettere a rischio l’equilibrio economico in Serie A».

In chiusura, un commento anche sul canale di Lega, progetto che è stato accantonato per proseguire con i broadcaster, ma che non si è arenato: «Il progetto di portare contenuti al pubblico non si è interrotto, lo faremo probabilmente con una piattaforma nostra dedicata di cui oggi la radio è un esempio lampante. La Lega ha superato l’obiettivo di trasformarsi in una media company, siamo in grado di produrre contenuti. Lo faremo sempre più internamente senza usare partner esterni».