Expo 2030 snobba la Lazio: «Mirato ai livelli più alti del calcio italiano»

Nonostante la proposta di Claudio Lotito, il brand di Expo 2030 non è approdato sulle maglie da gioco dei biancocelesti.

Expo 2030 snobba Lazio
(Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

«La Lazio metterà in atto ogni iniziativa possibile per sostenere la candidatura di Roma per Expo 2030». Era il 6 ottobre scorso e il comunicato della società biancoceleste arrivava in Campidoglio in netta contrapposizione alla scelta della Roma di mettere sulla propria maglia lo sponsor “Riyad Season”, città che concorre proprio con la Capitale con l’obiettivo di accaparrarsi l’organizzazione dell’Esposizione Universale.

Un’occasione che il patron dei biancocelesti Claudio Lotito non si era fatto sfuggire, promettendo di mettere il marchio Roma Expo 2030 sulle maglie della Lazio. Tuttavia, nulla si è mosso dopo l’annuncio e il brand sulla divisa da gioco non è mai arrivato: «Nessuno mi ha inviato il logo di Roma Expo 2030. Li ho chiamati quattro volte, nessuno mi ha risposto. Mica posso mettere un marchio senza l’autorizzazione».

La maglia della Lazio è quindi rimasta vuota, anche nel derby di domenica scorsa, occasione perfetta – scrive l’edizione odierna de La Repubblica – per esporre la candidatura della Capitale in contrapposizione a quella araba. Un derby nel derby che «qualcuno non ha voluto, forse per non alimentare la polemica con la Roma», ha aggiunto ancora Lotito.

«Le nostre trattative hanno mirato ai livelli più alti del calcio italiano», hanno spiegato invece dal Comitato promotore. Meglio puntare più in alto, a quell’Italia che domani sera allo Stadio Olimpico, in occasione della partita di qualificazione ai prossimi Europei, accosterà il proprio nome a quello di Roma Expo 2030. Ma il silenzio prolungato con la Lazio rimane.