Stellantis, accordo coi sindacati negli USA: l’impatto sui conti per gli analisti

Il United Auto Workers (UAW) e Stellantis hanno raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto di lavoro. Ecco l’impatto dell’intesa secondo gli analisti.

stellantis
(Foto: ufficio stampa Stellantis)

Il United Auto Workers (UAW) e Stellantis hanno raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto di lavoro. Lo hanno riportato i media americani citando alcune fonti, secondo le quali l’intesa è simile a quella raggiunta nei giorni scorsi da Ford.

L’accordo, che deve ancora essere ratificato dai lavoratori, lascia solo la General Motors senza intese con il sindacato. Il compromesso potrebbe porre fine a uno sciopero di sei settimane di oltre 14.000 lavoratori negli stabilimenti di assemblaggio Stellantis nel Michigan e nell’Ohio e nei magazzini di ricambi in tutta la nazione.

Come i lavoratori della Ford, anche quelli di Stellantis dovrebbero togliere i picchetti e iniziare a tornare al lavoro nei prossimi giorni, prima del voto finale dei 43.000 iscritti al sindacato. Secondo le prime notizie la maggior parte dei punti principali dell’accordo con Ford verranno riproposti anche per Stellantis.

Il patto Ford prevede un aumento generale dei salari del 25% nei prossimi 4 anni e mezzo per i lavoratori degli stabilimenti di assemblaggio, con un aumento dell’11% una volta ratificato l’accordo. I lavoratori riceveranno anche una retribuzione basata sul costo della vita che porterebbe gli aumenti a oltre il 30%. L’intesa di Stellantis prevede inoltre, a livello industriale, il mantenere aperto l’impianto di motori a Trenton, in Michigan, e produrre una nuova vettura nello stabilimento in Illinois.

Stellantis impatto accordo sindacati – Il commento degli analisti

Sull’accordo raggiunto è arrivata anche l’opinione degli analisti di Equita, che stimano un impatto negativo inferiore a quello di Ford. «In assenza di sorprese, lo sciopero si conclude dopo 6 settimane in cui hanno sospeso il lavoro oltre 14mila lavoratori (16% del totale in Nord America) negli stabilimenti di assemblaggio in Michigan e Ohio, oltre ai magazzini di ricambi in tutta la nazione», scrivono gli analisti.

«L’accordo è modellato su quello di 4 anni e mezzo raggiunto tra il sindacato e Ford, ovvero aumento del 25% delle retribuzioni e altre concessioni. […] Per Stellantis nel nell’anno fiscale 2022 il costo del lavoro pesava il 10,1% del fatturato. Assumendo che i dipendenti in US rappresentino circa il 35% del costo del lavoro di gruppo (in nord America Stellantis ha il 33% dei dipendenti includendo Canada e Messico) e che l’aumento sia del 25%, a parità di tutte le altre condizioni, ci sarebbe un effetto negativo sull’adj. ROS di almeno 1,6 miliardi di euro da spalmare su 4 anni (intorno al 7% dell’adj. EBIT FY23)», si legge ancora.

Secondo gli analisti, «è probabile che l’impatto sia superiore, dato che l’accordo con l’UAW include altre concessioni di cui non abbiamo i dettagli. L’impatto complessivo per Stellantis riteniamo sia comunque inferiore rispetto a Ford che ha il 57% dei dipendenti in nord America (e genera 2/3 dei ricavi), mentre Stellantis ha il 33% dei dipendenti in nord America (e il 46% dei ricavi)».