Non soltanto le minacce ricevute da chi chiedeva indietro i soldi, ma anche i debiti con i compagni di squadra e i match sui quali scommetteva. Sono tanti i dettagli che emergono dalla confessione rilasciata da Nicolò Fagioli al Procuratore federale Giuseppe Chiné il 28 settembre, che offre il ritratto di un giocatore compulsivo.
«Decisi di chiedere dei prestiti ad alcuni amici e a un compagno, Gatti, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre». Era ottobre 2022 e quei soldi Fagioli non li ha mai restituiti, nonostante le richieste del compagno. «Altro prestito», sempre di 40mila euro, «mi fu fatto da Dragusin (ex Juve, oggi al Genoa) e da alcuni amici di Piacenza», le parole riportate da La Repubblica.
La bugia sugli orologi, in realtà, un motivo lo ha: nel periodo di Cremona, una parte del debito aveva provato a risarcirlo. «Provvedevo ad acquistare a Milano dei Rolex di valore» pagando con bonifico. «Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, a volte passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli presso la gioielleria». Anche i prestiti di Gatti e Dragusin gli vengono accreditati con un bonifico in gioielleria.
Fagioli giura però di non aver mai detto a nessuno del problema nello spogliatoio: «Lo sapevano solo mia mamma e qualche amico non calciatore». Non la Juventus: «Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito».
Fagioli, di fronte a delle prove di giocate piazzate, rivela anche alcune partite sulle quali ha scommesso: «Era mia abitudine scommettere spesso su partite di calcio mentre erano in corso di svolgimento. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché la partita finì due a uno per il Torino». Non solo Serie A, anche la Champions e l’Inter: «In relazione alla ricevuta che mi viene mostrata in visione relativa alle partite di Champions League, Porto-Atletico Madrid e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 goal».
E preferibilmente «scommettevo sulla vincente di una gara o sul risultato under/over, mai sul nome del marcatore o sul risultato esatto». Una puntualizzazione che ha un senso, per la procura federale: marcatore o risultato esatto sono fortemente indiziari di una combine con accordo tra le due squadre. Alla fine, arriva a puntare anche in agenzia.
Alla fine, il buco è troppo grande per poterlo colmare. Il 16 aprile 2023 Fagioli crolla in campo: «Ero talmente stressato e impaurito che durante Sassuolo-Juventus feci un errore e fui sostituito. Appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere pensando ai debiti delle scommesse». Il percorso verso il pentimento e la liberazione è iniziato da lì.