Due alti dirigenti del Milan hanno presentato nelle scorse settimane alla UEFA il progetto per il nuovo stadio del club rossonero: un impianto ultramoderno da 72mila spettatori. Un dialogo importante, perché la Federcalcio europea, come riportato da La Repubblica, dovrà ratificare nel 2026 la decisione della FIGC sui cinque stadi nei quali ospitare l’edizione 2032 degli Europei, che Italia e Turchia dovrebbero ospitare insieme (il 10 ottobre a Nyon la scelta ufficiale).
Milano sarà certamente tra le cinque sedi italiane delle partite, con buone probabilità di ospitare una semifinale. Il dubbio è ovviamente sullo stadio in cui si giocherà, vista la tormentata vicenda del Meazza, che entrambe le squadre sembrano intenzionate ad abbandonare per costruirsi uno stadio di proprietà fuori città: il Milan a San Donato Milanese, l’Inter a Rozzano.
Per il momento per Nyon lo stadio di Milano è il vecchio San Siro, che sarà teatro nel 2026 della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici invernali e sempre nel 2026 o nel 2027 della finale di Champions League ( si spartirà l’onere con Budapest). In prospettiva Europeo il Meazza va tuttavia considerato non nelle condizioni attuali, ma in quelle in cui rischia di trovarsi nel 2032, soprattutto se nel frattempo verrà abbandonato da Milan e Inter a favore appunto degli stadi di proprietà.
Per tutte queste ragioni la UEFA potrebbe avallare la scelta del nuovo stadio del Milan per EURO 2032, a patto che la società fornisca alla FIGC entro il 2026 la garanzia di potere realizzare l’impianto, con i relativi permessi burocratici ed edilizi, e soprattutto che il progetto abbia la necessaria copertura finanziaria.