Nuovo stadio Inter: due ipotesi per l'impianto e il nodo traffico sul tavolo

Ci sarebbero due ipotesi per la forma della struttura e ragionamenti sono già in corso sulla gestione del traffico e la “Cittadella dello Sport”.

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(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Giornata importante quella di ieri per l’Inter sul fronte del nuovo stadio a Rozzano. Il club nerazzurro ha mostrato alle amministrazioni di Rozzano e Assago le ipotesi di piano per la nuova casa, durante una doppia riunione che si è tenuta ieri. Due immagini diverse sono state mostrate: un impianto ovoidale in stile Allianz Arena di Monaco di Baviera e uno più squadrato, rettangolare, non distante dal San Siro di oggi.

L’AD Corporate Alessandro Antonello e il Chief Operation Officer Mark Van Huuksloot – entrambi già protagonisti del dibattito pubblico per il nuovo San Siro –, accompagnati dai rappresentanti del gruppo Cabassi, proprietario dell’area, sono tornati a parlare con le autorità dello stadio del futuro interista: dovrebbe sorgere a Rozzano ma a meno di un chilometro dal Forum di Assago, ecco perché entrambi i sindaci seguono da vicino la faccenda.

In questa fase preliminare – scrive La Gazzetta dello Sport – sono stati mostrati possibili modelli a cui ispirarsi tra gli impianti già esistenti, ma con due premesse importanti: secondo il club stadio dovrà avere una capienza da 70mila posti, e dovrà restare all’interno di una grande area verde aperta al pubblico e attrezzata con strutture, negozi e servizi. Una specie di “Cittadella dello sport”, preferibilmente con parcheggi sotterranei.

Le criticità da risolvere ben prima di dare il via ai lavori (ipoteticamente a fine 2025) sono soprattutto legate alla gestione del traffico. Per questo, al tavolo verrà chiamato presto la Milano Serravalle-Milano Tangenziali S.p.A, l’azienda che ha in concessione quel tratto autostradale. Oltre all’ipotesi di un passaggio pedonale dedicato dal metrò, si ragionerà sulla possibilità di spostare più indietro il casello per chi arriva da Milano sud, così da evitare futuri imbottigliamenti.