Bonucci: «Sono stato umiliato dopo oltre 500 gare con la Juve»

«Tutti mi hanno manifestato la loro vicinanza per il comportamento irrispettoso della società», ha commentato il difensore, ora all’Union Berlino.

Bonucci umiliato Juventus
(Foto: Luciano Lima/Getty Images)

Il difensore dell’Union Berlino Leonardo Bonucci ha deciso di raccontare la sua verità a proposito dell’addio alla Juventus. Lo ha fatto in un’intervista concessa a SportMediaset, durante la quale ha risposto alla versione della società sulla fine del rapporto spiegando – dal suo punto di vista – come sarebbero andate le cose.

Bonucci ha esordito commentando le parole dette dopo il suo addio alla Juventus: «Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall’allenatore». Poi, a proposito delle tempistiche della scelta presa dalla Juve: «Non è vero che a ottobre 2022 e a febbraio 2023 mi è stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione».

«Ho annusato qualcosa solo leggendolo sui giornali fino a quando il 13 luglio Giuntoli e Manna mi hanno comunicato, venendo a casa mia, che non avrei più fatto parte della rosa della Juventus e che la mia presenza in campo avrebbe ostacolato la crescita della squadra», ha aggiunto ancora Bonucci a proposito della separazione.

Secondo il difensore centrale «questa è stata l’umiliazione che ho subito dopo più di 500 partite in bianconero. Ho apprezzato la solidarietà di tanti giocatori, anche attuali, della Juve e di altre squadre. Tutti mi hanno manifestato la loro vicinanza per il comportamento irrispettoso della società».

Nell’intervista completa, Bonucci racconta anche i suoi due addii alla Juve, l’estate trascorsa fuori dalla prima squadra, le telefonate di Pirlo, Buffon e Chiellini e quella di Spalletti per la Nazionale: il ritorno in azzurro rimane il suo grande obiettivo.