Christillin (UEFA): «L’obiettivo è avere 5 italiane in Champions»

La donna, membro della UEFA nell’esecutivo FIFA, ha chiuso le porte a un ingresso dei club sauditi nella UEFA Champions League.

Cinque italiane in Champions
(foto Antonello Sammarco/Image Sport/Insidefoto)

«Il mercato super dell’Arabia Saudita mi ha incuriosito, ma non stupisce e soprattutto non preoccupa». Lo ha detto Evelina Christillin, membro della UEFA nell’esecutivo FIFA. Gli arabi hanno speso più di 2 miliardi, ma secondo la donna non si fermeranno: «Innanzitutto non credo si fermeranno visto come si sono mossi negli altri sport, a partire dal golf: possono contare sul fondo PIF, un portafoglio quasi illimitato. L’acquisto di Ronaldo non mi ha colpito più di tanto perché gli anni passano per tutti e anche per lui. Piuttosto mi ha fatto effetto il 21enne Gabri Veiga», ha detto a La Gazzetta dello Sport.

«In Arabia si può andare a chiudere una carriera, ma star del calcio si diventa ancora in Europa: questione di storia e competizioni. I soldi, anche se tantissimi, faticano ad attecchire senza cultura. Qualche anno fa pure la Cina aveva investito molto e attirato in oriente grandi giocatori e top allenatori, poi però il governo ha fatto marcia indietro. Siamo tutti curiosi, anche a Nyon, di capire fin dove si spingerà l’Arabia Saudita», ha aggiunto Christillin.

Tuttavia, «allo stesso tempo siamo anche consapevoli della forza del calcio europeo: dagli ultimi accordi UEFA-ECA alla Super Champions che verrà inaugurata nel 2024/25 e distribuirà ancora più soldi ai club». E a proposito di Champions, Christillin dice la sua sulla possibilità che vi partecipino anche i club arabi: «No, per niente!».

Poi, sulle coppe europee e sul percorso delle italiane, Christillin spiega: «Mi piacerebbe vedere un’italiana alzare Champions, Europa League o Conference. Ma forse firmerei per averle anche solo in finale… Il motivo è sempre lo stesso: il ranking UEFA e la possibilità di presentarci con 5 squadre alla Super Champions 2024/25».

In chiusura, una battuta sulla Juventus e se possa essere candidata allo Scudetto: «Perché no? La squadra è forte: penso a Chiesa, Vlahovic, Danilo, Bremer… Dipenderà anche da Pogba, che ha dimostrato di poter far la differenza in 20-30 minuti. È quasi un anno zero per la Juve dopo una stagione vissuta tra campo e tribunali. Non ci sono le Coppe europee, però c’è un nuovo management particolarmente apprezzato in Europa: il presidente Ferrero ha fatto un’ottima impressione a Nyon».