Meta sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di lanciare versioni a pagamento di Facebook e Instagram che non conterrebbero pubblicità per gli utenti dell’Unione europea. Lo ha svelato il New York Times, spiegando che si tratta di una risposta al controllo normativo e un segnale di come il modo in cui le persone vivono la tecnologia negli Stati Uniti e in Europa possa divergere a causa delle politiche governative.
Coloro che pagheranno per l’abbonamento a Facebook e Instagram non vedranno la pubblicità nelle app. Questo potrebbe aiutare Meta a respingere le preoccupazioni sulla privacy e altri controlli da parte dell’Ue. Meta continuerà comunque anche a offrire versioni gratuite di Facebook e Instagram con annunci nell’Unione europea. Per ora, non è chiaro quanto costerebbero le versioni a pagamento delle app o quando l’azienda potrebbe implementarle.
Per quasi 20 anni, il core business di Meta è stato incentrato sull’offerta di servizi di social networking gratuiti agli utenti e sulla vendita di pubblicità alle aziende desiderose di raggiungere quel pubblico. Fornire un abbonamento a pagamento sarebbe uno degli esempi più tangibili fino ad oggi di come le aziende debbano riprogettare i prodotti per conformarsi alle norme sulla privacy e ad altre politiche governative.
L’apertura di Meta alla creazione di abbonamenti a pagamento mostra come coloro che vivono nell’Unione europea, che comprende 27 paesi e circa 450 milioni di persone, potrebbero iniziare a vedere versioni diverse dei prodotti tecnologici di consumo a causa di nuove leggi, regolamenti e sentenze dei tribunali.
Meta, che possiede anche Messenger, ha già dovuto fare i conti con l’Unione europea. A maggio, l’Ue ha multato la società della Silicon Valley per 1,2 miliardi di euro per aver violato le sue leggi sulla privacy inviando dati sui cittadini europei ai server statunitensi allo scopo di migliorare la tecnologia pubblicitaria della società. Meta ha impugnato la sentenza.
Alcuni addetti ai lavori di Meta ritengono che offrire agli utenti la possibilità di scegliere di rinunciare a un servizio basato su annunci pur avendo accesso a una versione a pagamento di Facebook o Instagram potrebbe alleviare le preoccupazioni di alcuni regolatori europei. Anche se poche persone dovessero scegliere la versione a pagamento, rendere disponibile tale opzione potrebbe essere comunque utile alla causa di Meta.