La caduta di Rubiales: oggi si dimetterà da presidente della Federcalcio spagnola

Il numero uno della RFEF rassegnerà le proprie dimissioni, dopo il caos del bacio dato senza consenso alla calciatrice Jennifer Hermoso.

Rubiales dimissioni presidente
Luis Rubiales (Foto: OSCAR DEL POZO/AFP via Getty Images)

Luis Rubiales si dimetterà oggi da Presidente della Federcalcio spagnola, e a catena da vicepresidente della UEFA. Lo scrive La Gazzetta dello Sport, ricordando che la mossa segue le forti polemiche innescate da quel bacio senza consenso da parte del numero uno della RFEF, nei confronti della calciatrice Jennifer Hermoso.

Una mossa che Rubiales ha prima commentato rispondendo duramente alle critiche. Poi, passata l’euforia per la conquista del Mondiale, ha provato – seppur senza successo – a chiedere a Hermoso di girare un video con lui. Richiesta respinta al mittente, così Rubiales ha dato mandato ai suoi di passare all’agenzia Efe delle dichiarazioni concilianti della Hermoso. False. Poi tornato a Madrid prima si è messo in secondo piano, alla festa della squadra e all’incontro, gelido, col Primo Ministro Pedro Sanchez.

Quindi ha iniziato a preparare la resistenza. Non se ne voleva andare, e per questo per oggi aveva convocato un’assemblea straordinaria della RFEF. La voleva usare per puntellare la sua sedia rotta, ma gli servirà per dare le dimissioni. Rubiales ha gettato la spugna. Se dalla sua UEFA nessuno gli ha detto nulla, dalla FIFA hanno aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti, e la cosa è stata decisiva: Rubiales si è reso conto che col suo assurdo catenaccio rischiava di compromettere l’immagine di una Federazione che è in corsa per l’organizzazione del Mondiale 2030.

Rubiales dimissioni presidente – Dal caos Lopetegui ai “Supercopa files”

Si chiude dunque così un mandato apertosi nel 2018 e rinnovato nel 2020 fino al 2024. Subito una grande crisi: con l’allenatore della nazionale Julen Lopetgui che a tre giorni dall’inizio del Mondiale russo accettò l’offerta del Real Madrid. Poi i problemi tra Luis Enrique e il suo ex vice ed ex amico Roberto Moreno, che l’aveva sostituito quando il Ct si era dimesso temporaneamente per stare vicino alla figlia malata e poi scomparsa e che non mollava più la poltrona.

E pochi mesi fa i “Supercopa files”: conversazioni telefoniche rubate nelle quali Rubiales parlava male di alcune squadre della Liga (Siviglia, Valencia e Atletico Madrid) e faceva affari milionari con Gerard Piqué per portare la Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita, con grandi commissioni per tutti, incluso lui. E le denunce per viaggi di piacere a spese della Federazione. E per una sovvenzione da 3.000 euro per l’affitto di una casa di lusso a Madrid, lui che aveva uno stipendio da 675.761,87 euro annuali.