Non un vero e proprio direttore sportivo, ma un comitato interno che decide sulle strategie per il calciomercato. Dopo l’addio di Hasan Salihamidžić, licenziato al termine dello scorso campionato nonostante la vittoria in Bundesliga, il Bayern Monaco ha intrapreso una strada diversa per quanto riguarda il mercato, creando un comitato interno di figure di spicco che decide le strategie da seguire.
A svelare le modalità con cui lavora questo comitato è stato l’amministratore delegato del Bayern Jan-Christian Dreesen, in una intervista al quotidiano tedesco Bild: “Ci incontriamo regolarmente, discutiamo di nomi e quali contatti intensifichiamo”.
Le decisioni su come muoversi sul calciomercato vengono prese così all’interno di questo comitato, di cui fanno parte sette persone:
- il presidente Herbert Hainer;
- l’ad Jan-Christian Dreesen;
- Karl-Heinz Rummenigge (membro del consiglio di sorveglianza);
- Uli Hoeness (ex presidente e membro del CdA);
- il CFO Michael Diederich;
- l’allenatore Thomas Tuchel;
- il direttore tecnico Marco Neppe.
Neppe e Tuchel in particolare sono quelli che portano le proprie idee all’interno del comitato, il quale poi decide in base alla maggioranza sulle idee da portare avanti. “Esaminiamo le singole posizioni, Thomas Tuchel e Marco Neppe presentano le loro idee”, ha sottolineato Dreesen. “È essenziale che Thomas faccia parte di questo turno. Penso anche che lo scambio creativo, a volte persino controverso, sia molto importante”, afferma Dreesen.
Neppe poi si muove sul fronte trattative, come quelle per Kim Min-Jae o per Kane. Tuttavia, a pesare di più nella commissione, secondo la Bild, sono le opinioni di Uli Hoeness e di Karl-Heinz Rummenigge, con quest’ultimo che avrebbe anche “giocato un ruolo molto più attivo” di Hoeness nell’ingaggio di Harry Kane.