L’Amministratore Delegato dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Inter-Monza, aprendo con un ricordo di Carlo Mazzone, scomparso nella giornata di ieri: «Ho un ricordo piacevole perché ha segnato gli anni del calcio romantico, un calcio bucolico. Sono stato testimone anche della grande corsa sotto la curva atalantina in un Brescia-Atalanta di fine Anni 90, io ero direttore dell’Atalanta. Era un personaggio molto carismatico».
Poi una battuta su Pavard, che potrebbe essere il prossimo rinforzo per la difesa di Simone Inzaghi: «La volontà del calciatore è importante in una negoziazione. In questo caso, il calciatore ha espresso la volontà di venire da noi e questo significa molto. Il Bayern però è una società molto ricca e difficilmente fa a meno dei suoi calciatori di grande qualità e spessore».
«Pavard è un giocatore che conosciamo tutti e ha vinto tanto, per cui per poter dare il calciatore a noi dovrebbe trovare il sostituto; quindi, si innescano dei meccanismi non solo economici ma di buco nella rosa che andrebbe colmato. Queste sono le difficoltà ma la trattativa è ancora aperta», ha aggiunto ancora l’AD nerazzurro.
Infine, un pensiero sul capitolo Arabia Saudita: «È un fenomeno che, anche per noi dirigenti di calcio, è sorto improvvisamente e non ce l’aspettavamo. Di fatto non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze. C’è tuttavia un dato, quello che abbiano portato via dall’Europa 22 calciatori di talento portando nelle casse dei club europei circa 700 milioni. Così facendo, però, si è impoverito il livello sportivo e si perde dal punto di vista della competitività economica».
A questo punto, Marotta lancia l’allarme sul tema dei diritti tv, legando la questione proprio al fenomeno arabo: «Siamo in una fase di trattativa dei diritti televisivi e credo che anche questa manifestazione così forte da parte degli arabi di entrare in uno scenario dove non erano presenti possa creare dei condizionamenti negativi».