Pellegrini dalla Juve alla Lazio in prestito biennale? Ecco perché si può: il regolamento

La FIFA ha introdotto un nuovo regolamento per i prestiti: come funzionano le regole anche in Italia.

AZ Alkmaar v SS Lazio: Round of 16 Leg Two - UEFA Europa Conference League
Luca Pellegrini (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Il prestito biennale è ancora permesso in Italia. L’operazione che ha portato Luca Pellegrini appunto in prestito biennale dalla Juventus alla Lazio aveva infatti attirato l’attenzione di diversi tifosi, visto che la FIFA aveva ufficializzato il divieto di questi accordi sul mercato.

I regolamenti, che si basano sulle raccomandazioni per facilitare lo sviluppo dei giovani giocatori, promuovere l’equilibrio competitivo e prevenire che i club acquistino un numero eccessivo di calciatori, sono entrati in in vigore ufficialmente a partire dal 1° luglio 2022, come spiegato dalla FIFA.


In cosa consistono le novità?

  • Una durata minima del prestito, rappresentata dall’intervallo tra due periodi di registrazione, e una durata massima del prestito, ovverosia un anno;
  • Divieto di sub-prestito di un giocatore professionista già in prestito a un terzo club;
  • Una limitazione al numero di prestiti per stagione tra gli stessi club: in un dato momento durante una stagione, un club può avere solo un massimo di tre professionisti ceduti in prestito a un unico club e un massimo di tre professionisti presi in prestito da un unico club;
  • Una limitazione al numero totale di prestiti di un club per stagione.

Per quanto riguarda la limitazione al numero totale di prestiti, nella stagione 2022/23 i limiti erano fissati a otto giocatori acquistati in prestito e altrettanti ceduti in prestito. Dal 2023/24, il tetto si abbasserà:

  • Dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 si applica la stessa configurazione ma con un massimo di sette calciatori;
  • Infine, dal 1° luglio 2024, si applicherà la stessa configurazione ma limitata a un massimo di sei professionisti.

I giocatori di età pari o inferiore a 21 anni e i giocatori cresciuti nel club saranno esentati da queste limitazioni. Inoltre, secondo il regolamento un club può avere un massimo di tre professionisti ceduti in prestito a uno specifico club e può allo stesso modo cedere un massimo di tre calciatori a un singolo club.

Perché, quindi, è permesso il prestito biennale nelle operazioni tra club italiani? Non solo, nel caso ad esempio di Rovella (sempre dalla Juventus alla Lazio) o di Shpendi (dal Cesena all’Empoli), nelle operazioni legate a giocatori sotto i 21 anni.

C’è infatti una postilla all’interno del regolamento. L’articolo in questione infatti si applica solamente ai prestiti internazionali. Per quanto riguarda i prestiti nazionali, alle associazioni affiliate sono stati concessi 3 anni a partire dal 1° luglio 2022 “per implementare, in accordo con le parti interessate del calcio nazionale, regole su un sistema di prestiti nazionali che siano in linea con i principi dell’integrità delle competizioni, dello sviluppo dei giovani e della prevenzione dell’accaparramento di giocatori”. In sostanza quindi sarà la FIGC a dovere introdurre limitazioni in tal senso, a partire al massimo dall’1 luglio 2025.