Nella giornata di domani inizieranno, con la partita inaugurale Nuova Zelanda-Norvegia alle ore 9, i Mondiali di calcio femminile che saranno ospitati dalla nazionale del continente australe in collaborazione con l’Australia, in campo alle 12 contro l’Irlanda. Alla rassegna iridata partecipa anche l’Italia di Milena Bartolini con l’esordio delle Azzurre fissato per lunedì 24 giugno contro l’Argentina.
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, dopo aver visto la sperimentazione al Mondiale Under 20 ecco che la FIFA conferma l’esperimento anche per la competizione che sta per iniziare: gli arbitri, dopo il consulto al VAR, spiegheranno in inglese, attraverso il loro microfono, la decisione che stanno per prendere con l’audio che sarà ascoltato dai presenti allo stadio e dal pubblico che segue in televisione la partita.
Continua così il collaudo dell’ultima idea della FIFA, con il presidente del comitato arbitrale del massimo organo del calcio mondiale, Pierluigi Collina, che spiega: «Nella NFL gli annunci con le decisioni degli arbitri ci sono da tanti anni. Ancora oggi alcuni di quelli molto esperti commettono errori molto divertenti negli annunci, perché non è facile parlare in un microfono a 60-70 mila persone che ascoltano solo la tua voce. Siamo fiduciosi che funzionerà bene».
«Abbiamo deciso di prendere questa decisione – continua Collina – su consiglio di molti addetti ai lavori, che richiedevano una maggiore chiarezza e trasparenza nel modo di agire degli arbitri al VAR. Spiegandolo pubblicamente allo stadio e agli spettatori a casa, tutto sarà più chiaro e meno soggetto a critiche o polemiche. Non saremo perfetti, non vogliamo mettere gli arbitri sotto ulteriore pressione. Abbiamo detto loro di essere naturali, di non essere stressati pensando di dover seguire un copione».
Kari Seitz, che ha arbitrato quattro volte al Mondiale Femminile (nel 1999, 2003, 2007 e 2011), e che ora lavora come capo arbitrale della FIFA per il calcio femminile, ha spiegato la novità e raccontato la linea che i direttori di gara dovranno seguire. «Abbiamo chiesto di comunicare qual è la decisione finale, l’esatto fallo commesso, chi lo ha provocato e se possono aggiungere una descrizione dell’episodio».