Mediaset, obiettivo "polo italiano” con Serie A, Coppa Italia e Supercoppa in chiaro

Persa la corsa per la Champions League, l’emittente del Biscione è pronta a rilanciare mettendo nel mirino non solo la conferma della Coppa Italia ma puntando anche sulla Serie A in chiaro.

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(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Mediaset è pronta a rilanciare sul fronte diritti tv. Persa la corsa per i diritti tv della Champions League in chiaro, infatti, la tv del Biscione ha messo nel mirino l’obiettivo di creare una sorta di “polo italiano” per il calcio in chiaro: al centro ci sarebbe non solo la conferma di Coppa Italia e Supercoppa, ma anche la partita del sabato sera della Serie A in chiaro.

Dopo il fallimento di Mediaset Premium, la strategia sembra così quella di puntare sul calcio in chiaro, che permette corposi ascolti durante la settimana e non solo. Mediaset ha infatti perso la trasmissione in chiaro della migliore gara del martedì in Champions League per il triennio 2024/25-2026/27, con i diritti di trasmissione andati a Sky, tranne per la migliore gara di mercoledì che rimarrà su Amazon Prime. Proprio per questo, l’emittente del Biscione spingerebbe per accaparrarsi l’esclusiva della decima partita, puntando a riottenere i diritti di trasmissione di Coppa Italia e Supercoppa Italiana (con l’introduzione del nuovo format delle Final Four).

Nelle prossime settimane la situazione si andrà a delineare con maggior precisione: non solo perché è previsto un nuovo giro di trattative private con la Lega per il campionato (in cui nella prima giornata erano stati protagonisti i manager di Mediaset, Marco Leonardi, Direttore risorse artistiche, e Giorgio Giovetti, capo del dipartimento di acquisizione dei diritti sportivi), ma anche perché il 13 scadrà il termine per presentare le offerte per la Coppa Italia e la Supercoppa.

Un investimento che potrebbe aumentare, considerando che la Coppa Italia mantiene il suo format (ingresso delle big a partire dagli ottavi di finale, con gare secche fatta eccezione per le semifinali, che si disputano con andata e ritorno), mentre cambia invece il format della Supercoppa italiana, con la prima edizione con il format final four (quindi due semifinali e una finale rispetto alla sola finale dell’ultimo triennio).

Infine, per quanto riguarda il prezzo minimo, la Lega Serie A ha fissato in 62 milioni di euro la quota per la base d’asta. La cifra è in netta crescita rispetto alla base di 42 milioni di euro stabilita per il bando del 2021. Il vecchio accordo triennale, valido fino al 2024, era stato raggiunto sulla base di poco più di 48 milioni di euro a stagione, con l’assegnazione dei diritti a Mediaset.