Mediaset all'assalto della Germania: Mfe entra nel CdA di Prosieben

La Tv tedesca Prosieben-Sat apre le porte del consiglio di sorveglianza alla Mfe e si dichiara disponibile a lavorare con il gruppo per realizzare sinergie con le attività televisive.

Diritti tv Coppa Italia cifre
(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La Tv tedesca Prosieben-Sat apre le porte del consiglio di sorveglianza alla Mfe della famiglia Berlusconi. E si dichiara disponibile a lavorare con il gruppo di Cologno per realizzare sinergie con le attività televisive. Una grande vittoria per l’ex Mediaset e per la strategia di dare vita alla “casa europea” dei contenuti proposta dall’AD Pier Silvio Berlusconi.

Come riporta La Repubblica, i vertici della prima tv commerciale tedesca hanno fatto cadere il muro nei confronti sia dei soci italiani di Mfe, sia con la ceca Ppf della famiglia Kellner, i due azionisti che insieme controllano il 44% del capitale. Viene così meno la difesa della public company tedesca, che dopo i guai della passata gestione e dopo aver tagliato il dividendo del 93,7% difficilmente avrebbe potuto difendere la propria autonomia di fronte a importanti soci industriali.

Inizia una nuova era segnata da un nuovo management con Bert Habets come CEO, Andreas Wiele come presidente e un nuovo consiglio di sorveglianza di 9 membri di cui due indicati da Mfe e uno da Ppf. Mfe è arrivata all’assise con meno azioni di quelle che possiede (28,87% del capitale e 29,7% dei diritti di voto) e i suoi candidati, ovvero Katharina Behrends (general manager di Mfe per la regione tedesca) e Thomas Ingelfinger (ex manager di Biersdorf) sono stati approvati a larghissima maggioranza.

Per la società guidata da Pier Silvio Berlusconi l’ingresso nel supervisory board della tv tedesca e l’apertura del management sono buone notizie. Il mercato resta però in attesa della lettura del testamento di Silvio Berlusconi per essere rassicurata sull’impegno della seconda generazione di Berlusconi a proseguire la strategia di crescita europea delle tv commerciali.