Il piano fallito di Laporta: vendere il 50% del Barcellona a Ratcliffe

Il britannico avrebbe cercato di rilevare la metà dei blaugrana, iniettando miliardi nel club, prima di rivolgere la sua attenzione al Manchester United.

Barcellona cessione Ratcliffe
(Foto: VALERY HACHE/AFP via Getty Images)

Non solo i recenti tentativi con Chelsea e Manchester United. Il miliardario britannico Sir Jim Ratcliffe avrebbe cercato di acquistare il 50% del Barcellona. In un estratto da un nuovo libro sul fondatore di Ineos, il quotidiano inglese The Times ha parlato delle offerte presentate per arrivare ai Blues e ai Red Devils, ma per la prima volta anche il tentativo di acquistare la società blaugrana.

Secondo questa pubblicazione, Ratcliffe ha cercato di acquistare il 50% del Barcellona e ha promesso di iniettare miliardi di euro nel club prima di rivolgere la sua attenzione al Manchester United. Ratcliffe è il fondatore di Ineos e proprietario del Nizza, squadra della Ligue 1 francese, ed è determinato ad espandere il suo potere nel mondo dello sport.

Secondo il libro, Ratcliffe ha avuto una «conversazione interessante» con il Barcellona e ha instaurato anche un buon rapporto con il presidente Joan Laporta. Si aggiunge che Ratcliffe sarebbe rimasto negativamente colpito dopo aver sentito che Laporta e il suo consiglio di amministrazione stavano progettando di vendere una parte dei diritti televisivi del club per alleviare i suoi problemi finanziari (operazione poi andata in porto).

«Abbiamo detto loro di non farlo, che avremmo messo due o tre miliardi, avremmo rinnovato il Camp Nou e avremmo avuto il 50% della proprietà, e avremmo firmato un atto per dire che non lo avremmo mai venduto», avrebbe assicurato Ratcliffe. E ha aggiunto che «il nostro interesse era solo per il calcio, non per fare soldi. Penso che avrebbe funzionato». Ratcliffe ha spiegato che «ne abbiamo parlato ma, alla fine, non pensavano che i soci potessero accettare».