UEFA, esclusione dalle coppe e multa milionaria per la Juventus

I bianconeri conosceranno il proprio destino nelle competizioni europee e potrebbero cedere il proprio posto nella prossima Conference, ma non solo.

Juventus accordo UEFA
(Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Metà luglio. Questo, indicativamente, il periodo in cui Juventus, e di conseguenza Fiorentina, sapranno se parteciperanno alla prossima Conference League. I tempi di decisione si preannunciavano lunghi e così sarà con la UEFA che dovrà decidere se i bianconeri hanno violato le regole del Fair Play Finanziario.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a metà luglio è attesa la pronuncia in primo grado da parte di Nyon, dato che attualmente si è solo nella fase di investigazione. Per ragioni di urgenza (la stagione europea inizierebbe poco dopo con spareggi e preliminari) la Juve in caso di ricorso andrebbe subito al TAS, senza un dibattimento in secondo grado. L’obiettivo della UEFA è avere, infatti, l’elenco delle squadre iscritte al sorteggio dei playoff, previsti per il 7 agosto, entro e non oltre la fine di luglio, al massimo l’inizio del mese successivo.

La UEFA ha chiesto alla procura di Torino e alla FIGC tutti i documenti che sono stati prima tradotti e poi studiati dagli inquirenti, per dei faldoni fatti da migliaia di pagine. Nonostante la fase iniziale, i colloqui tra i delegati della UEFA e i rappresentati della Juve sono iniziati da tempo, ma soprattutto per discutere delle questioni procedurali. Più avanti, invece, si entrerà nel merito della questione con le parti che esporranno le proprie ragioni prima di arrivare al dibattimento. Soltanto in questa fase i legali della Juve potranno dialogare con i giudici deputati poi a prendere una decisione sul caso. Il giudice farà la sua proposta al club che ha il diritto di opporsi, contestare i temi, chiedere modifiche. Quindi, la proposta finale andrà ai giudici per la decisione.

Se le varie fasi sono ben definite e conosciute, il discorso è diverso per quanto riguarda le possibili penalizzazioni a cui andrebbe incontro la Juve se fosse dichiarata colpevole. Alla fine del 2022, è bene ricordare, come il club bianconero abbia firmato con la UEFA il settlement agreement, un percorso meno punitivo per il club, a patto che gli obiettivi, fissati dal massimo organo del calcio europei siano raggiunti e che le dichiarazioni finanziarie siano corrette. Così la punizione per la Juve, per non avere rispettato i paletti del Fair Play Finanziario è stata ridotta a 3 milioni, mentre quella iniziale era prevista per 23 milioni.

Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporterà sicuramente un aumento della multa, da 4 fino ai 23 milioni totali, cioè senza più sconto, più limiti alla rosa e al mercato. C’è poi un altro scenario peggiore. Se il giudice dovesse considerare molto gravi le violazioni, potrebbe dichiarare nullo il “settlement”: si arriverebbe così a una sanzione senza “trattativa”.

Negli ultimi giorni, varie indiscrezioni riportavano come la Juve fosse pronta a rinunciare alla Conference League per sanare questo ultimo periodo, strategia adottata dal Milan per l’Europa League 2019/20. Ovviamente i rossoneri avevano trattato questa punizione, se i bianconeri dovessero di propria iniziativa procedere su questa strada, allora la UEFA andrebbe a sanzionare il club, ma anche la federazione italiana. Discorso diverso se, come successo al Milan, dialogando con il giudice incaricato del procedimento, le parti arrivassero a un accordo che porti i bianconeri a non partecipare alla Conference in cambio di un non ricorso al TAS.

Ovviamente, la pista dell’esclusione dalle coppe porterebbe la Juve al consenso solo se si trattasse della prossima stagione. Se il divieto di partecipazione alle competizioni europee si estendesse per più anni, allora i bianconeri andrebbero di corsa al TAS, visto che due stagioni di bando potrebbero portare via anche la nuova Champions League a 36 squadre e con essa tutti i maxi introiti, che sarebbero ben superiori rispetto a quelli attuali.

Da non sottovalutare infine il discorso ranking UEFA. Infatti, se la Juventus non dovesse partecipare alla Conference l’anno prossimo perderebbe diverse posizioni, e già a oggi si trova tallonata da Roma e Inter nella top 10. E qui entra in scena il nuovo Mondiale per club deciso dalla FIFA e che parte nel 2025 negli Stati Uniti. Doverosa una promessa, per il Mondiale per Club sarebbero conteggiati (ma non c’è ancora ufficialità) i punti ottenuti da un club solamente nella Champions League e non in Europa e Conference. Alla nuova competizione si qualificano le ultime quattro vincitrici della Champions League e le migliori otto del ranking, con un massimo di due formazioni per federazione.

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