La Federcalcio spagnola vuole uno stadio di proprietà da 40mila posti

La RFEF del presidente Luis Rubiales sta studiando un investimento che gli consenta di avere un impianto di sua proprietà con annessi uffici.

Rubiales dimissioni presidente
Luis Rubiales (Foto: OSCAR DEL POZO/AFP via Getty Images)

Anche la Spagna vuole il suo stadio. Un impianto tutto per sé che permetta alle nazionali, non solo quella maggiore, di allenarsi e disputare le partite, ma anche di fare disputare alcune sfide valide per le competizioni tra club. È questa l’idea, su modello inglese, della Federcalcio spagnola (RFEF) che sarà presentata alla prossima riunione prevista per dicembre.

Come riporta il portale 2Playbook, il presidente della Federcalcio Luis Rubiales vorrebbe uno stadio da 30-40 mila posti a sedere in cui si potrebbe giocare anche la finale di Copa del Rey ogni anno. Praticamente un’esatta copia di quello che succede con Wembley a Londra. «Meritiamo di avere un patrimonio – ha dichiarato Rubiales – e vogliamo che l’assemblea ci sostenga nell’idea di costruire uno stadio nazionale. Vogliamo uno stadio con una capienza compresa tra 30.000 e 40.000 spettatori che abbia i suoi uffici e campi da calcio, con terreni di proprietà della federazione».

Attualmente la Federcalcio spagnola si trova a Las Rozas, città nella comunità autonoma di Madrid, ma con una concessione di 75 anni e con il presidente Rubiales che ha assicurato come non ci sia più il modo di ingrandire la struttura nonostante serva uno spazio più grande per i progetti futuri.

A dare una mano al piano di Rubiales potrebbe essere il bilancio della Federcalcio che dopo anni è tornato in utile. Infatti, nella stagione 2022/23, anche se le previsioni davano un risultato migliore, la RFEF ha fatto registrare un risultato positivo per 69,46 milioni di euro, nonostante un fatturato in diminuzione dell’1,9% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 347,83 milioni, mentre la previsione iniziale indicava una cifra superiore di 40 milioni.