ISTANBUL – “Voglio fare i complimenti all’Inter. Non c’è cosa che possa alleviare il dolore, ma essere la seconda miglior squadra d’Europa è una grande cosa. Poi voglio ringraziare il mio ds e il mio CEO: chiunque altro mi avrebbe licenziato da tanto. Quanti club distruggono i propri progetti per inseguire questa vittoria”. Lo ha detto il tecnico del Manchester City Pep Guardiola in conferenza stampa dopo aver conquistato la Champions League battendo l’Inter in finale.
“Abbiamo segnato quasi alla fine, non sarei cambiato se avessimo subito una rete all’ultimo e sarei rimasto lo stesso uomo. Credo sia importante dirlo. Oggi abbiamo centrato il treble, ma penso che sia giusto dare credito a quello che abbiamo fatto negli anni vincendo cinque Premier League. Ci siamo arrivati soffrendo, perché l’Inter è una squadra eccezionale”.
“Sto bene. Festeggeremo domani, come è successo in passato. Abbiamo faticato nel primo tempo, non ci aspettavamo che si muovessero così tanto come hanno fatto, non siamo riusciti a trovare i soliti corridoi di passaggio. Siamo riusciti a fare un gol e abbiamo sfiorato il secondo con Foden: è stato bravissimo Onana, poi abbiamo ripreso a soffrire e dobbiamo ringraziare Ederson”.
“Sono quattordici anni dal mio primo triplete e quattordici è il numero di Cruijff, era tutto scritto nelle stelle. Oggi è stato molto difficile attaccare l’Inter: l’anno prossimo cercheremo di giocare sempre meglio, di attaccare meglio. Però oggi voglio fare i complimenti all’Inter”.
“Il proprietario? Senza di lui non saremmo qui, è una persona centrale per noi. Mi hanno supportato in maniera incondizionata, mi hanno dato un credito incredibile e parlo di tutta la società, trasmettendo fiducia nei miei giocatori. Però, devo essere onesto: oggi avremmo potuto perdere. E magari ci avrebbero detto che eravamo dei perdenti. Quest’anno era scritta nelle stelle”.
Un lungo applauso accoglie Pep Guardiola per la conferenza stampa post-partita, con la medaglia al collo dopo la vittoria @CalcioFinanza pic.twitter.com/NONixhCwuo
— Matteo Spaziante (@MatteoSpaziante) June 10, 2023
“Mi fa piacere che ci fosse Baggio qui: mi porta fortuna, spero ci sia anche in futuro. Io non mi considero né questo né quello: a voi italiani piace dare di favoriti, parlare di pressione, però io sapevo che l’Inter sarebbe stata fortissima. Per come si muovono, per come creano spazio agli attaccanti: avevano tutto per essere in finale di Champions League, adesso saranno tristi come noi due anni fa. Però si va avanti e ci potranno riprovare l’anno prossimo. Complimenti, è stata la squadra italiana che immaginavo”.
“Lo ammetto: per il club è un grande sollievo. Finalmente la smetterete di chiedermi se vincerò la Champions o no. Vincere questa competizione è sempre difficile, con qualsiasi squadra. Ricordo quando vincemmo la prima Champions del Barça: sfidavamo la Sampdoria ed è stata una partita molto simile a quella di oggi, abbiamo sofferto. C’era un giocatore incredibile come Ronald Koeman, che ha deciso questa partita. Non è facile vincere. Vi basti ricordare come ha vinto il treble lo United contro il Bayern Monaco. Per vincere bisogna mettere in conto tanta sofferenza”.
“Tutto il mondo diceva che se non l’avessimo fatto non saremmo stati bravi a sufficienza. Magari ero io a non essere considerato all’altezza. A me sembrava che stessimo facendo grandi cose: sono bravo, ma non abbastanza da vincere la Champions o il triplete ogni stagione. Mi piace questa competizione perché si fa la storia, ma adesso datemi credito per le cinque Premier League che ho vinto in questi sei anni”, ha concluso.