Caos in Francia: ex assistente denuncia stupro da dirigente Federcalcio

I fatti risalirebbero al 2009 dopo la partita di Ligue 1 Nancy-Grenoble. Accuse che sono state respinte e bollate come false dal diretto interessato.

cartellino rosso
(Foto: Insidefoto)

Nicolas Pottier, ex guardalinee con una certa esperienza in Ligue 1 – il massimo campionato di calcio in Francia – e diventato famoso per il suo coming out, fa tremare il mondo arbitrale d’Oltralpe.

Intervistato dal mensile francese So Foot, Pottier ha rivelato di essere stato stuprato al termine della partita Nancy-Grenoble del 2009, gara valevole per la Ligue 1 e arbitrata da Thierry Auriac. «La mia omosessualità ha rappresentato rapidamente un problema nella comunità arbitrale. Ero un’anomalia nel sistema». Pottier ha poi raccontato la vicenda della violenza sessuale subita, condizione che lo ha fatto crollare in una spirale di depressione con istinti suicidi.

«Mi trovavo nell’hotel riservato alla squadra arbitrale e mi sono venuti a prendere due fuoristrada che mi hanno condotto in un’altra struttura – racconta Pottier -. Da lì in poi non mi ricordo assolutamente più nulla a causa dell’alcol che ho bevuto o per qualche droga che era presente nei vari drink. Al risveglio, mi sono trovato nel letto del mio hotel con un uomo accanto a me». Questo uomo, secondo le indiscrezioni della stampa francese, era un ex dirigente della Federcalcio francese. «Sono sicuro che ha trascorso la notte con me – ammette Pottier – senza che io me ne rendessi conto. Gli ho fatto moltissime domande al risveglio e mi ha detto che aveva dormito a casa di qualcun altro». Il magazine So Foot ha contatto il dirigente che sarebbe coinvolto nella vicenda con questi che ha smentito tutta la storia.

Pottier è oggi coordinatore federale degli arbitri amatoriali all’interno della Fedecalcio francese, presso il distretto calcistico di Mayenne, dipartimento della regione dei Paesi della Loira a nord-ovest della Francia. «Nella direzione tecnica dell’arbitrato ci sono molti omosessuali – ha concluso Pottier -. Anche nella commissione arbitrale federale ci sono, tra gli osservatori e tutte queste belle persone hanno stabilito per 10 anni un sistema di discriminazione positiva che favorisca gli arbitri gay a scapito degli altri. Infine, sento di dover parlare, a nome di tutte le vittime silenziose del mondo dello sport che sono schiacciate da un sistema opaco, perverso e obsoleto, che soffre dei suoi metodi dittatoriali, della sua organizzazione arcaica e delle sue vecchie idee».