Dopo più di un anno e mezzo dal passaggio delle quote della Salernitana in mano a Danilo Iervolino, la Procura di Roma ha un fascicolo aperto che riguarda la società campana con capo di imputazione «possibile tentativo di truffa con simulazione di titolarità e fondi esteri di provenienza non certa».
Come riporta l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, l’indagine, definita top secret, è aperta da oltre un anno e si riferisce alla vendita delle quote del club, fino a quel momento appartenuta alle famiglie di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Al momento non ci sono indagati, ma sotto attenzione degli inquirenti ci sono le proposte di acquisto avanzate dal fondo Global Pacific Capital Management doo, con sede a Nova Gorica, in Slovenia, che si appoggia alla fiduciaria Private Value Asset Management Sa di Grono, in Svizzera.
Per capire al meglio la vicenda bisogna tornare indietro a luglio 2021, quando il club campano si era guadagnato sul campo la promozione in Serie A. La Salernitana, però, non poteva essere ammessa se non avesse cambiato proprietà vista la presenza di un’altro club di proprietà di Lotito come la Lazio. Quindi l’unica strada è la vendita con le quote della società granata che vengono fatte confluire nel trust “Salernitana 2021” per procedere alla vendita. Il tutto si sarebbe dovuto concludere entro il 31 dicembre 2021, pena l’estromissione dal campionato in corso di Serie A della Salernitana che intanto aveva giocato il girone di andata.
Dalla pec dell’avvocato incaricato, Francesco Paulicelli, partono due offerte: una da 38 milioni in titoli obbligazionari e un’altra da 26 milioni cash, entrambe «riconducibili, verosimilmente, a uno stesso soggetto», Stefano Marcolini, dg della fiduciaria elvetica e “beneficiario effettivo” di quella slovena, come si legge in una missiva che il procuratore della FIGC, Giuseppe Chinè, invia il 7 febbraio 2022 al procuratore di Roma, Francesco Lo Voi. Per i trustee, però, le proposte non sono chiare e vengono respinte.
Le motivazioni finiscono in una relazione inviata a Chinè, poi girata ai pm: «Non si può escludere – si legge – oltre a un possibile tentativo di truffa ai danni del Trust Salernitana 2021 anche una simulazione di titolarità con operatività di acquisizione con fondi esteri e/o strumenti finanziari di provenienza non certa, finalizzata al trasferimento per l’acquisto di una società di diritto italiano». Tradotto: ci sono dubbi sulla reale titolarità delle società.
La lettera finisce sul tavolo della Guardia di Finanza, che indaga anche sulle presunte plusvalenze fittizie tra Lazio e Salernitana e che riacquisisce il documento durante un sopralluogo in FIGC il 5 aprile 2023. Superata la questione, ma non per gli investigatori, la Salernitana finisce nella mani di Iervolino per 10 milioni con un’operazione che si conclude sul filo di lana per consentire alla squadra di giocare la seconda parte di stagione in Serie A. Operazione che però non viene ritenuta soddisfacente dall’entourage di Lotito che considera il tutto come una svendita.
Nel gennaio del 2022, come conferma l’avvocato Paulicelli, le due società, che si sono viste respingere l’offerta di acquisto dai trustee, hanno presentato due esposti, alla Procura di Roma e a quella di Salerno, ritenendosi parte lesa in questa situazione.