De Meo (CEO Renault): «Zidane-Juve? Da bianconero mi piacerebbe molto»

Il CEO di Renault ha parlato della possibilità di vedere sulla panchina dei bianconeri l’ex tecnico del Real Madrid.

De Meo Zidane Juventus
Luca De Meo (Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Terminata la stagione della Juventus, una delle più complicate degli ultimi anni, in casa bianconera è tempo di programmare il futuro, partendo dall’area sportiva. Ovviamente non è da dimenticare la questione UEFA, che dovrà decidere se escludere la Juve dalla Conference League conquistata sul campo al netto della penalizzazione di 10 punti inflitta dalla Corte d’Appello della FIGC.

L’area sportiva della Juventus è ancora senza un direttore, vista l’inibizione subita da Federico Cherubini e da questa nomina dipende anche il futuro di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera. Il tecnico livornese ha un contratto ancora valido per due anni, ma sono diversi i malumori che si registrano, soprattutto da parte dei tifosi, su una sua permanenza.

E proprio un tifoso, anche se di prestigio, come Luca De Meo, primo CEO di Renault che arriva fuori dai confini della Francia, ha detto la sua su quale allenatore vorrebbe vedere in panchina. «Zidane l’ho incrociato un paio di volte con immenso piacere. Lui è testimonial Alpine e io sono un tifoso juventino – ha dichiarato De Meo a “La politica nel pallone”, storica trasmissione radiofonica della Rai condotta e curata da Emilio Mancuso e giunta alla sua ventesima stagione -. Sarebbe un piacere se venisse da noi».

Zidane è fermo dopo la sua seconda esperienza al Real Madrid e, nonostante i numerosi rumors prima sulla nazionale francese e poi sul PSG, si trova ancora senza una panchina. «Sinceramente non ho idea di quale squadra allenerà – ha concluso De Meo -. Qui in Francia lui è un personaggio di altissima statura, rappresenta l’uomo che è riuscito venendo dal nulla. Noi vogliamo essere associati a questa idea, partire dal basso per crescere e arrivare alla vetta. Io seguo la Juve e il Pescara, i tifosi bianconeri saranno un pochino tristi ora ma è una grande società, quindi presto torneremo dove meritiamo di stare. Non perdiamo la fede juventina».