La Borsa teme la penalizzazione: la quasi Champions non accende il titolo Juve

L’imminente qualificazione alla prossima Champions League per i bianconeri rimane a rischio a causa della nuova sentenza della Corte d’Appello della FIGC che dovrebbe arrivare lunedì 22 maggio.

Inchiesta Prisma indagine Juventus
(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La Juventus vince ancora in campionato, 2-0 sulla Cremonese, e consolida il secondo posto solitario alle spalle del Napoli campione di Italia. I punti sulla quinta in classifica, il Milan, sono aumentati e ora sono otto a tre giornate dalla fine, praticamente è solo questione di tempo per il raggiungimento della matematica qualificazione alla prossima Champions League, visto che matematicamente mancano solo due punti per essere certi di entrare tra le prime quattro. Tuttavia, il caso plusvalenze continua a tenere banco e mantiene a rischio la qualificazione.

Infatti, in casa Juventus si attende, per lunedì prossimo, il secondo pronunciamento della Corte d’Appello della FIGC, chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni a riformulare la sentenza di una penalizzazione da 15 punti formulata precedentemente per l’inchiesta sulle plusvalenze. Sicuramente arriverà un’altra penalità per i bianconeri e questo non fa stare sereno tutto l’ambiente, Borsa compresa.

Nella giornata di oggi, il titolo a Piazza Affari della Juve registra un andamento positivo, anche se con un valore abbastanza modesto, che oscilla intorno allo 0,8% a 0,288 euro per azione con volumi bassi (770mila su una media giornaliera di 7,4 milioni negli ultimi tre mesi), dato su cui incide anche una giornata abbastanza contratta per la Borsa di Milano, come nel resto d’Europa.