Al via il nuovo corso di Enel. Il CdA ha nominato Flavio Cattaneo amministratore delegato conferendogli tutti i poteri per la gestione che aveva il suo predecessore Francesco Starace. Inoltre, il presidente Paolo Scaroni si è dichiarato indipendente, sia secondo i criteri del Testo unico della Finanza, sia secondo quelli più stringenti del Codice di autodisciplina delle società quotate.
Così Scaroni – scrive La Repubblica nella sua edizione odierna – rinuncia alla possibilità di essere presidente dei comitati consultivi che si formeranno, da quello per le nomine, al controllo interno, alle remunerazioni. E a proposito di remunerazioni il CdA ha recepito la volontà di Cattaneo di rinunciare alla “severance”, la buonuscita di due anni che spetta al direttore generale che a tutti gli effetti è un dirigente dell’azienda.
Cattaneo vuol far anche il Dg per avere in mano saldamente il timone dell’azienda. A questo punto il nuovo AD dovrà pensare a formare la squadra di manager che lo accompagnerà nella nuova avventura e l’intenzione sarebbe quella di sostituire alcune figure apicali inserendo manager di propria fiducia.
Poi bisognerà individuare la strategia più corretta per ridurre il debito della società. Starace aveva già messo in cantiere vendite di asset per 21 miliardi, in parte già realizzate, ma si tratta di capire se sia più conveniente vendere tante attività a prezzi magari bassi piuttosto che trovare una soluzione unica in grado di risolvere il problema.