La strategia difensiva della Juve: fuori dalle coppe, ma solo un anno

Il club bianconero vuole indirizzare le sentenze – a livello temporale – in modo da minimizzare i danni derivanti dall’esclusione dalle coppe europee.

Juventus esclusa dalle coppe
(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

La Juventus è alle prese con i ben noti processi sportivi legati alle plusvalenze (il primo, con prossimo appuntamento fissato per il 22 maggio) e al trittico di manovre stipendi, rapporti con agenti e partnership sospette con altri club (il secondo, per il quale si attende il deferimento o un eventuale accordo con il procuratore federale).

L’obiettivo della società – scrive Tuttosport – resta quello di scongiurare il più possibile un danno maggiore a quello atteso, soprattutto per quanto riguarda la qualificazione alle coppe europee. La Corte d’Appello federale stabilirà verosimilmente una penalità che escluderà i bianconeri dalla Champions League, ma non va dimenticato che la squadra di Allegri può ottenere il pass per l’edizione 2023/24 anche vincendo l’Europa League.

A quel punto, una sanzione potrebbe arrivare direttamente dalla UEFA all’indomani dell’eventuale trionfo. Ma alla Continassa si lavora proprio per evitare lo scenario di una Juventus lontana dall’Europa – e dai relativi ricavi – per oltre un anno. Una situazione che potrebbe verificarsi in caso di mancata qualificazione alle coppe nelle prossime tre settimane e di un’ulteriore sanzione della giustizia federale (a gravare sulla Serie A 2023/24) o della UEFA (esclusione dalle coppe alla prima qualificazione disponibile).

Per questo le linee difensive della Juventus in questo senso saranno fondamentali, dal momento in cui possono indirizzare le sentenze – a livello temporale – su questa o sulla prossima stagione. E proprio qui nasce l’idea del patteggiamento, per contenere le sanzioni e velocizzarle. In modo da restare fuori dall’Europa solamente per una stagione.