L’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello è intervenuto durante “Il Foglio a San Siro”, evento organizzato dal quotidiano Il Foglio. Il dirigente nerazzurro ha esordito parlando del derby di Champions con il Milan, sottolineando che si è trattata di una «performance importante che ci dà buone speranze per il ritorno».
«Ieri un altro record storico di incasso, ci apprestiamo come Inter nel ritorno probabilmente a superarlo, siamo ancora in una fase di vendita, i risultati dimostrano la capacità organizzativa dei due club di raggiungere risultati importanti anche fuori dal campo. San Siro mostra ancora una volta le lacune che ha, potremmo fare molto di più se ci fossero servizi idonei che lo stadio attuale non ci permette», ha spiegato Antonello.
«Negli studi fatti abbiamo potuto verificare che la capacità di generare nuovi ricavi sia ben superiore rispetto alle capacità attuali di San Siro. Oggi i principali club europei raggiungono fatturati intorno a 120/130 milioni, Inter e Milan con questa stagione importante superano i 70 milioni e nonostante i risultati eccezionali la distanza resta ampia. Un nuovo impianto dovrebbe garantirci la copertura di questo gap. Quattro anni fa abbiamo presentato il masterplan, abbiamo seguito una procedura, ci sono stati rallentamenti ma devo dire che ci vedremo venerdì con sindaco e sovrintendente per smarcare il tema fondamentale sul vincolo sul secondo anello che potrebbe emergere dal 2025. È un tema molto importante, ci auguriamo di ottenere una risposta nel più breve tempo possibile», ha aggiunto ancora.
«L’Inter ha sempre lavorato in maniera coerente al progetto stadio. riteniamo che San Siro sia la location principale dove poter continuare a fare giocare le squadre, poi le scelte individuali dei club devono essere rispettate. Come Inter riteniamo di dover approfondire fino alla fine l’opzione San Siro, ma se non arrivassero risposte in tempi brevi abbiamo soluzioni alternative per costruire un nuovo stadio da soli», ha detto sul progetto per il nuovo impianto.
Poi, un giudizio sulla gestione Suning: «Il lavoro svolto con questa proprietà ha riportato l’Inter a livello dei top club europei. Zhang è il presidente più giovane della storia dell’Inter, oggi è un presidente maturo che ci aiuta a gestire quotidianamente il club. Lavorare con lui è un piacere, ci dà anche indirizzi nuovi legati alle nuove generazioni, ci aiuta anche a ragionare fuori dagli schemi classici».
Un commento arriva anche su Digitalbits e la delicata questione sponsor: «La situazione sponsor è nota a tutti, se ne parla dalla scorsa estate. Situazione a cui abbiamo dovuto far fronte con molto rammarico, stiamo lavorando in maniera importante per poter riportare un partner sulla maglia. Trovarsi alla vigilia di una semifinale senza sponsor di maglia non aiuta, ma stiamo ricevendo riscontri che la maglia senza sponsor dà sensazione di vintage, è qualcosa su cui come club dobbiamo lavorare per trovare un partner che ci aiuti anche nello sviluppo».
Sulla ricerca di nuovi soci per l’Inter, Antonello aggiunge che «la proprietà ha svolto un percorso importante in questi sette anni, ha riposizionato il club a livello sportivo e non solo. Chiaro che in questo momento l’Inter sia qualche cosa su cui possano esserci degli interessi. È qualcosa su cui Suning dovrà fare scelte e decidere quale sarà il futuro, ma qualsiasi scelta sarà nell’interesse del club. Eventuali partnership finanziarie non potranno che rafforzare l’Inter».
«Negli ultimi anni si continuerà a parlare di sostenibilità, un elemento fondamentale è coniugare competitività con sostenibilità. Noi siamo entrati nel periodo pandemico in un momento di massimo investimento su squadre e strutture, abbiamo avuto un breakout importante e quest’anno, che è il primo anno post-pandemico, stiamo vedendo risultati finanziari che ci proiettano verso la sostenibilità. I risultati sportivi ci aiuteranno e ci aiutano da un punto di vista finanziario. Per l’anno prossimo dobbiamo qualificarci alla Champions, quarto posto primo obiettivo fondamentale. Dovremo cercare di rimanere nell’ambito della sostenibilità. Non si faranno rivoluzioni ma aggiustamenti».
In chiusura un pensiero su Simone Inzaghi: «In questo momento è inopportuno parlarne, è una stagione importante che stiamo vivendo. L’unico rammarico è aver rinunciato forse troppo presto al campionato ma essere in semifinale di Champions, essere in finale di Coppa Italia e con una Supercoppa vinta è una stagione importante. Questa stagione soprattutto, caratterizzata dalla presenza di un Mondiale giocato a dicembre, ha stravolto i canoni della stagione tradizionale. Anche il lavoro degli allenatori è stato stravolto, è qualcosa di anomalo che staff e mister hanno dovuto affrontare. Ci auguriamo che in una stagione normale i risultati siano più costanti».